Roma invasa dai rifiuti: la Raggi torna dalla ferie e pensa ai camion a noleggio

6 Gen 2020 12:42 - di Penelope Corrado
Roma invasa dai rifiuti

Lo sanno bene turisti e cittadini. Roma invasa dai rifiuti, in questo modo, non si era mai vista prima. Proporzioni allarmanti per una Capitale europea. Una situazione che imporrebbe un commissariamento, se ci fosse un governo diverso da quello M5s-Pd. Anziché sconfessare Virginia Raggi, si fa finta di non vedere. E fa finta di non vedere la stessa sindaca, che ha pensato bene di prendersi delle (immeritate) vacanze in piena emergenza.

Oggi il quotidiano Il Messaggero cita l’ultima idea geniale, dell’amministrazione capitolina: “Si pensa addirittura di prendere ai camion “a noleggio”. Un po’ come tentò di fare l’anno scorso l’Atac, l’altra società comunale non priva di acciacchi, per rimpolpare le corse dei bus, tentativo che però, almeno su quel fronte, non ha avuto fortuna”. 

“Ora ci prova l’Ama. E dalla fine dell’anno scorso – racconta al Messaggero l’amministratore unico Zaghis – che stiamo cercando, con avvisi e manifestazioni d’interesse se, di cercare mezzi da affittare, per avere più camion possibili. Ma non è facile. Si tratta di veicoli molto particolari, non è come per i bus. E chi li ha, se li tiene stretti. Ma continuiamo a fare ogni sforzo I numeri d’altronde sono questi. 

Roma invasa dai rifiuti, ma la Raggi era in ferie

“L’Ama ha 281 mezzi pesanti. Quelli cioè che si occupano di svuotare il grosso dei cassonetti, con la maggior capienza. Su 281. in 201 (il 71,5 per cento) ha più di dieci anni d’età. Anzi, in 131 hanno addirittura tra i 13 e i 15 anni. Non si fatica a credere allora che di media, in questi primi giorni del 2020, solo 52 per cento del la flotta sia effettivamente su strada. Tutto il resto? Parcheggiato nelle rimesse. Kappaò. Inservibile per svuotare i marciapiedi e le strade dove le pile d’immondizia lievitano da giorni”. E continuerenno a lievitare, se la strategia è quella di prendere i camion a noleggio, i romani sono rovinati. Si è visto, infatti, come è andata a finire con Atac. 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *