Quirinale, Draghi fa il “prezioso”: «I miei destini non contano». E apre all’obbligo vaccinale

22 Dic 2021 12:35 - di Federica Argento
Draghi

Variante Omicron, cabina di regia per discutere anche di tamponi e green pass; eventuali restrizioni in vista del Natale. Ipotesi obbligo vaccinale. E poi il futuro del governo. Con il Quirinale sull sfondo. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi  nella conferenza stampa di fine anno è ecumenico. “L’arrivo della variante Omicron, che gli scienziati ci dicono essere molto più contagiosa delle precedenti, ha aperto una nuova fase nella pandemia. Domani (giovedì ndr) si terrà una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base del quadro epidemiologico”. Così introduce il discorso, ribadendo che “i vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus. Tra i decessi, tre quarti sono non vaccinati”. Quindi fa il punto: “Dall’inizio della campagna vaccinale abbiamo somministrato oltre 106 milioni di dosi. Circa l’80% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi, invito tutti i cittadini a fare la terza dose: è la priorità. L’evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene contro le nuove varianti“.

Draghi: “Bisogna difendere la normalità raggiunta”

Ribadisce concetti già espressi: “Ho detto più volte che dobbiamo difendere la normalità raggiunta. Questo significa niente chiusure, scuola in presenza, socialità soddisfacente. Per farlo, dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili”. Lo spettro della variante omicron incombe. A domanda Draghi risponde: Nella cabina di regia si parlerà di questo: di fronte all’alta contagiosità della variante, cosa si può fare per rallentarne la diffusione?”. Enumera una serie di ipotesi: “Per esempio, l’utilizzo delle mascherine all’aperto, previste già in caso di grandi assembramenti. L’uso di mascherine Ffp2 in certi ambienti chiusiNon è esclusa l’applicazione del tampone. c’è un periodo in cui la protezione delle prime 2 dosi decresce rapidamente; e la terza dose non è ancora stata fatta: in quel periodo può essere utile un tampone per vedere se si è positivi. Sono tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus: ogni decisione sarà guidata dai dati, non dalla politica“.

“Mai detto che il green pass garantiva l’immunità”

Dribla le contraddizioni sul green pass: “La comunicazione sul green pass e sul super green pass”, spiega il premier sollecitato dalle domande, si è sviluppata in base a “quelle che erano le conoscenze a quel momento; non si è mai voluto dire che garantiva l’immunità dopo la sua scadenza o la scadenza della seconda dose. Si è scoperto che la seconda dose” del vaccino “declina più rapidamente di quanto si pensasse all’inizio: questo porterà domani a discutere se ridurre la durata del green pass. E diventato un po’ enfaticamente uno strumento di libertà”, ha aggiunto il premier. “Non sono uno scienziato, ma personalmente sono incline a prevedere il peggio; e quindi ad agire d’anticipo per difendere quel poco di normalità che ci siamo conquistati”.

Il futuro del governo: “Sono un nonno al servizio delle istituzioni”

I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell’altro”: Draghi approccia così la domanda fatidica sul suo destino tra Palazzo Chigi e Quirinale.  “Sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni“, aggiunge Draghi rispondendo ad una domanda sul futuro dell’esecutivo. “La responsabilità della decisione -evidenzia- è interamente nelle mani delle forze politiche, non nelle mani di individui: sarebbe un fare offesa all’Italia, che è molto di più di persone individuali. La grandezza del Paese no n è determinata da questo o quell’individuo; ma da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta”. “Ho in mente i bisogni del Paese. Uso la mia esperienza per capire le priorità”

Draghi: “Non immagino il mio futuro”

“Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo; abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà (alla guida, ndr): l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo: ed è la più ampia possibile. E’ una maggioranza che voglio ringraziare molto”, ha detto il premier. Precisando: “Il governo comincia con la chiamata del Presidente Mattarella; una chiamata di altissimo ordine, che si è tradotta in un sostegno e in una vicinanza costante all’azione di governo. Ma la responsabilità quotidiana dell’azione di governo sta nel Parlamento;  la prosecuzione del governo sta nel Parlamento”, ha sottolineato: “E’ il Parlamento che decide la vita del governo e la deciderà sempre. La Costituzione prevede un governo parlamentare: i risultati sono stati possibili perché c’è il Parlamento, che decide la vita dell’esecutivo”.

Draghi, Berlusconi al Colle? “Non sta a me dare valutazioni”

“Non immagino il mio futuro all’interno e all’esterno delle istituzioni:l’importante è vivere il presente al meglio possibile, questo è quello che cerco di fare”. Questa la risposta alle reiterate domande sul ruole che vorrà avere in un futoro prossimo. Arriva la domanda insidiosa: la candidatura di Berlusconi al Quirinale mette a repentaglio l’Italia sui mercati? “Non sta a me dare queste valutazioni – risponde-  non sono più il presidente della Bce e credo che anche all’epoca” quando ricoprivo quel ruolo “non avrei mai dato valutazioni di questo tipo; che esondavano dal mio compito allora ed esondano dal mio compito oggi”. Così ha tagliato secco. Draghi ha driblato le domande più nette, ha fatto il modesto. le domande di nuovo su un aspetto cruciale della pandemia. L’ipotesi obbligo vaccinale “resta sempre sullo sfondo, non è mai stato escluso”. Ha spiegato:  “L’obbligo è stato già esteso ad alcune categorie, valuteremo l’estensione ad altre categorie. Non so se sarà discusso domani in cabina regia. Ma se i dati continuano a peggiorare sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi”.

 

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