Omicron buca le prime due dosi di Pzifer, la terza ripristina la copertura: ecco che cosa succede

29 Dic 2021 11:41 - di Redazione

Omicron ‘buca’ le prime due dosi di vaccino Pzifer. Contro l’ultima variante la capacità di neutralizzazione delle due dosi di Pfizer risulta compromessa. Ma la dose booster ripristina “una potente attività neutralizzante”. Il nuovo mutante resiste anche a diversi anticorpi monoclonali. In uso a livello clinico”. È  quanto emerge da uno studio dell’università di Colonia con altri atenei tedeschi. Accettato per la pubblicazione su ‘Nature Medicine‘.

Studio tedesco: Omicron buca due dosi Pzifer

Nel lavoro si riportano i risultati dei test he hanno voluto esplorare il potenziale di “evasione immunitaria” che caratterizza la variante. Sono stati sondati i sieri di vaccinati e di convalescenti. Ed è stata valutata anche l’attività dei monoclonali. Gli scienziati riportano una “quasi completa mancanza di attività neutralizzante contro Omicron nei sieri dei vaccinati e dei convalescenti”. Buone notizie invece dai richiami del vaccino. “In entrambi i casi hanno determinato un aumento significativo dell’attività di neutralizzazione contro Omicron. Lo studio dimostra quindi che i richiami possono essere fondamentali per la risposta immunitaria a Omicron. L’analisi è stata fatta a 5 mesi dal ciclo vaccinale primario. E  un mese dopo il booster. Dopo 2 dosi di vaccino l’attività neutralizzante contro il virus era diminuita di 4 volte nel periodo di 5 mesi. Ed è fortemente aumentata con il richiamo.

Con il richiamo la neutralizzazione aumenta di 100 volte

Contro Omicron “solo il 30-37% dei campioni mostrava una neutralizzazione rilevabile”. Tuttavia, l’attività neutralizzante per Omicron è aumentata di oltre 100 volte dopo la dose di richiamo. Ed era rilevabile in tutti i 30 partecipanti analizzati (100%). Per quanto riguarda i guariti, subito dopo l’infezione, l’attività neutralizzante contro il virus originario era variabile da 37 a 11.008. Il valore calcolato dagli scienziati era 494. Ed è diminuito a 93 dopo 12 mesi. Dopo una singola dose di vaccino si è avuto un forte aumento dell’attività neutralizzante (7.997 contro Wu01). Nessuna neutralizzazione. O solo una debole risposta contro Omicron a una mediana di 12 mesi dopo l’infezione.  Ma una dose di vaccino ha indotto un forte aumento della risposta (da 8 a 1.549 un mese dopo l’iniezione). Quanto ai monoclonali l’attività neutralizzante contro la variante Omicron è stata abolita in 7 anticorpi su 9. E questo, concludono gli autori, “può limitare le opzioni di trattamento per Covid-19 indotto da Omicron“.

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