Marcia indietro della Ue sulla casa, Fitto (FdI): “Decisive le nostre proteste in Europa”
La Commissione Europea fa marcia indietro sulla proposta di direttiva sull’efficienze energetica degli immobili. Nella proposta avanzata oggi, sparisce il divieto di affittare e vendere gli immobili più inefficienti dal punto di vista energetico se non ristrutturati entro certe date, che era invece presente nelle bozze circolate nei giorni scorsi. “Ci sono diversi modi per raggiungere l’obiettivo dei requisiti minimi – spiega un alto funzionario Ue – e noi di certo non proponiamo” un divieto di vendere o affittare gli immobili più inefficienti.
In un Paese come l’Italia, ricco sia di proprietari di case che di immobili inefficienti dal punto di vista energetico, anche perché spesso non di nuova costruzione, un divieto simile, anche se avrebbe dovuto essere tradotto nell’ordinamento italiano dal legislatore, avrebbe comportato difficoltà politiche enormi per qualsiasi governo. Il divieto ipotizzato nei giorni scorsi “non è contenuto nella proposta: non sarà vietato per i proprietari di edifici e appartamenti vendere edifici se sono in classe G”, la più bassa, ribadisce l’alto funzionario, certificando il dietro-front.