Cacciari si allinea al mainstream: «Bene i No vax fuori dalle tv, ma il No Green pass è un’altra cosa»

6 Dic 2021 14:09 - di Redazione
Cacciari

Dopo il no del direttore del Tg di La7 Enrico Mentana ad ospitare chi manifesta posizioni contrarie al vaccino, arriva anche il veto della neo direttrice del Tg1, Monica Maggioni, che si è allineata sulle posizioni espresse dal suo collega. Una scelta giusta secondo il filosofo Massimo Cacciari, il quale all’AdnKronos dice: «Fanno bene. I no vax non ragionano, nessuna persona sensata dice no al vaccino. Si dice no al green pass che non c’entra niente col vaccino, eventualmente. Si dice no alle politiche sanitarie. No vax – conclude il filosofo è una formula inventata per demonizzare tutto e per fare di ogni erba un fascio».

Così Cacciari all’Adnkronos

La posizione di Cacciari sembra destinata ad alimentare un dibattito che rischia di farsi incandescente. A gettare il sasso nello stagno è stato, una settimana fa, l’ex-premier Mario Monti, auspicando una “stretta” sull’informazione relativa alla pandemia. Non tanto – va riconosciuto – per precludere gli spazi ai no-vax o ai no-green pass, ma per evitare che l’overdose da talk-show sul Covid finisca per compromettere o solo rallentare l’efficacia della campagna vaccinale. La sortita di Monti ha sollevato un vespaio polemico, fino a scomodare il ricordo di drammi lontani nel tempo, come il terrorismo. “Pubblicare o no i comunicati delle Brigate Rosse?”, si chiese più di un giornalista al tempo del rapimento di Aldo Moro.

La polemica con Severgnini

Allora era la guerra contro le P38, oggi lo è contro il virus. In entrambi i casi il tema all’informazione resta centrale. Cacciari lo riconosce. L’ex-sindaco di Venezia è presentissimo nelle tv, dove sostiene posizioni contrarie all’introduzione all’utilizzo del Green-pass. Cacciari, e non solo lui, ne fa una questione di aderenza di questo strumento, per molti un requisito, alla Costituzione. L’ultima volta ha polemizzato persino con Beppe Servegnini, che tentava di schiacciarlo su posizioni no-vax. Nervi a fior di pelle. E non è il terrorismo, per fortuna.

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