Bufera in Rai, film tagliato a 10 minuti dalla fine. Il regista accusa Vespa che s’infuria: incompetente
Bufera in Rai: il film di Montalbano in onda ieri sera su Raiuno tagliato a un quarto d’ora dalla fine fa infuriare il regista Roan Johnson. Il quale, amareggiato e deluso, addebita la causa del colpo di cesoie all’orario della messa in onda del programma successivo in palinsesto: Porta a Porta di Bruno Vespa. Che a sua volta, non si limita a discolparsi, ma addirittura si dichiara estraneo alla vicenda, sottolineando di non saperne nulla. Inalberandosi, e non poco, per essere stato mezzo in mezzo senza motivo. Nel frattempo, la triangolazione della diatriba, tra social e stampa, va avanti per ore. E senza esclusione di colpi, post e cinguettii… Ma andiamo con ordine.
Rai, film tagliato a 10 minuti dalla fine: il regista s’infuria e coinvolge Vespa
Dunque, ieri sera, il film del regista Roan Johnson La stagione della caccia è stato interrotto in anticipo. Johnson – noto anche per la regia, tra l’altro, della serie I delitti del Barlume – si è sfogato con un post su Facebook. «Come si fa a commentare il fatto che in prima serata su Rai1 un film venga tagliato a 15 minuti dalla fine perché – immagino eh – Porta a Porta sennò va troppo in là? Come si fa a scusarsi con gli spettatori, con tutti quelli che hanno lavorato al film e con Camilleri? Forse La Stagione della Caccia dovrebbe essere aperta per trovare il responsabile in Rai (che a mio parere è la prima ad essere stata danneggiata ieri sera)», ha scritto il cineasta furibondo e allusivo.
Il sospetto del regista: «Tagliato sennò Porta a Porta va troppo in là?»
Naturalmente, anche i telespettatori sono sgomenti. Che un lungo blocco pubblicitario interrompa la narrazione a 10 minuti dalla fine è una cosa alla quale ormai tutti hanno fatto l’abitudine. Ma che, invece di riprendere la messa in onda, il canale interrompa sul finale il film. E proceda con il resto della programmazione in palinsesto, quello proprio non se l’aspettava nessuno. Se poi pensiamo che, nel caso del titolo in onda, si trattava di una trama gialla, la cosa prende ancora più in contropiede. Ed eleva all’ennesima potenza sgomento e malumore. Ed ecco che La stagione della caccia tagliato di 15 minuti su Rai1 fa scoppiare la bomba ai piani alti di viale Mazzini. Una bomba le cui deflagrazioni ancora riecheggiano nell’aria…
Bufera in Rai: l’azienda si scusa con tutti in una nota e riprogramma il film
Così la Rai prova a porre rimedio al disastro con una nota di spiegazione e di scuse. Che testualmente recita: «La mancata messa in onda ieri sera su Raiuno degli ultimi 10 minuti di La stagione della caccia, del ciclo C’era una volta Vigata, è stata il risultato di uno spiacevole errore materiale nella trascrizione delle durate dei blocchi di trasmissione. Nessuna responsabilità dell’accaduto può essere attribuita al programma Porta a Porta trasmesso subito dopo», ha affermato l’azienda. Approfittando della missiva anche per scusarsi «con i telespettatori. Con la società di produzione Palomar di Carlo degli Esposti. Con il regista Roan Johnson. Il cast e tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione del film». E assicurando contestualmente che: «La stagione della caccia verrà riprogrammato nella sua interezza nelle prossime settimane».
Vespa, indignato: reagisce con veemenza…
Pace fatta allora? Neanche per sogno. Johnson nel suo post ha fatto riferimento a Porta a Porta, innescando naturalmente la reazione di Bruno Vespa. Che, come è ovvio che sia, non tarda ad arrivare. Puntuale e veemente, infatti, il giornalista ha replica netto a dubbi e recriminazioni avanzati dal regista. E tuona: «Solo persone profondamente incompetenti, o in clamorosa malafede, possono immaginare che io abbia l’autorità o la semplice intenzione di tagliare il programma che precede Porta a Porta per andare in onda in anticipo. Spiace vedere tra queste anche il regista del film di Camilleri, Roan Johnson».
«Solo incompetenti o in malafede possono pensare che io abbia l’autorità di tagliare i programmi che precedono il mio»
Il calumet della pace ancora non fuma. Tanto è vero che, alla sua premessa Vespa aggiunge anche un finale col botto. «Bastava che Johnson telefonasse al produttore Carlo degli Esposti – prosegue l’anfitrione di Porta a Porta – che mi ha chiamato amichevolmente di prima mattina per sapere che cosa fosse successo. E ovviamente gli ho risposto che non ne sapevo niente. Aggredire un professionista prima di avere un briciolo di informazione dimostra lo stato selvatico al quale purtroppo si è ridotta tanta gente», ha poi concluso. La querelle, allora, sembra chiudersi qui. Per scoprire il finale del film troncato a 10 minuti dall’epilogo, invece, i poveri telespettatori dovranno aspettare ancora…