Atreju, il messaggio di Berlusconi: “Cara Giorgia, verrò a firmare la petizione di FdI sul presidenzialismo”

7 Dic 2021 20:35 - di Chiara Volpi
Berlusconi ad Atreju

E ad Atreju non poteva certo mancare Silvio Berlusconi. Non è presente, ma il suo intervento telefonico è comunque nel segno della partecipazione e della condivisione appassionata alla manifestazione di Fratelli d’Italia. Lo di capisce dall’incipit della chiamata: «Per me è davvero un grande piacere prendere la parola, per quanto a distanza, in questa vostra bella manifestazione…». Il leader di Forza Italia si collega in serata da Arcore alla festa di Atreju. E trova la padrona di casa, Giorgia Meloni, ad accoglierlo con tutti gli onori. Poi, un caloroso applauso della folta platea chiude il cerchio dei saluti.

Berlusconi interviene telefonicamente ad Atreju: sì a dialogo, stop alla politica autoreferenziale

Il Cav elogia la kermesse promossa da Fdi: «Quella di Atreju è diventata una tradizione importante. Un momento molto atteso della stagione politica. Un evento nel quale, come deve fare un grande partito, non rimanete chiusi in voi stessi. Ma vi aprite ad un confronto a tutto campo con il mondo della politica. Della cultura. Dell’impresa e della società civile». Un dialogo aperto e a tutto campo in cui, ancora una volta, dal palco della kermesse di Fdi, nel plaudere all’iniziativa di Atreju e alle occasioni di dibattito e confronto che garantisce, Berlusconi torna a stigmatizzare il cosiddetto “teatrino della politica”: ossia l’opposto. Ribadendo: «È questo che deve fare la politica. Confronto e non contrapposizione. Dialogo non per annullare le differenze, ma per rafforzare le proprie convinzioni. Ascoltando e comprendendo le ragioni dell’altro. Soprattutto la politica non dev’essere un esercizio autoreferenziale. Non dev’essere quello che una volta ebbi a definire il “teatrino della politica” che parla solo a sé stessa».

Berlusconi ad Atreju: «Orgoglioso di essere vostro alleato»

E allora, incalza l’ex premier al telefono: «Per tornare ad appassionare gli italiani alla politica bisogna che la politica torni ad appassionarsi ai temi veri. Quelli che riguardano gli italiani. E non alle tattiche dei partiti. Per questo mi congratulo con voi e sono orgoglioso di essere vostro alleato, in un centrodestra che per tutti noi è una scelta di campo irreversibile». Una testimonianza di accordo e di condivisione, che vigono all’interno dell’alleanza di centrodestra. Che poi Berlusconi esplicita ulteriormente dicendo: «Cari amici di Arteju la vostra festa ha un nome bellissimo, quello di un eroe leggendario, che si battè per salvare la sua Sovrana, il suo Paese e il suo mondo: un nome, Atreju, che evoca coraggio e generosità, che evoca lealtà e determinazione. Sono le vostre caratteristiche, quelle che vi faranno protagonisti del futuro del centro-destra e dell’Italia».

«Il centrodestra unito si candida a guidare il Paese dopo le prossime elezioni»

E ancora: Il centrodestra è «una grande coalizione plurale ma coesa – insiste il leader azzurro – che si candida a guidare il Paese dopo le prossime elezioni politiche». Un centrodestra «fatto di realtà diverse. Con culture politiche diverse. Ma unito da un solido progetto per il futuro della Nazione». «Del resto – ha anche aggiunto il Cav – l’Italia ha un grande bisogno di serietà. Di concretezza. E di responsabilità. Come di donne e uomini del fare, come mi piace definirli, che abbiano dimostrato di saper conseguire degli obbiettivi e che mettono la loro esperienza, dentro e fuori dalla politica, al servizio della collettività». Un centro-destra «di governo”, sottolinea il Cav, «dev’essere tutto questo. Perché la stagione che ci attende è molto difficile».

E a Giorgia Meloni: «Sono pronto a firmare la petizione di Fdi per l’elezione diretta del Capo dello Stato»

Infine, Berlusconi che ha arringato la platea interrotto dagli applausi a scena aperta, ha ribadito stima politica e fiducia personale nei confronti di Giorgia Meloni e di Fdi. Rimarcando a chiare lettere come «a voi di Fratelli d’Italia, in particolare, tutti riconoscono di condurre un’opposizione seria. Responsabile. Nell’interesse della Nazione. Un’opposizione all’altezza della gravità drammatica dei mesi che abbiamo attraversato. E che forse dovremo ancora attraversare. Un’opposizione, la vostra, che condivide la responsabilità istituzionale verso il Paese pur non rinunciando al legittimo sogno di una svolta». Nel frattempo, c’è anche spazio per un inciso di notevole rilievo: «Giorgia, attendo di sapere quando potrò venire a firmare la vostra petizione per l’elezione diretta del capo dello Stato…». Una dichiarazione d’intenti importante, quella rilasciata da Silvio Berlusconi, che arriva in chiusura di telefonata. Una promessa, quella della firma alla riforma sul presidenzialismo per l’elezione diretta del capo dello Stato, promossa da Fdi, annunciata sul palco di Atreju. Lo stesso dal quale la Meloni replica: «Grazie Silvio, alla prossima ci vediamo qui di persona…»

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