Tragedia a Viterbo, bimbo ucciso con una coltellata dal padre: aveva il divieto di avvicinamento
Tragedia familiare a Cura di Vetralla (Viterbo), dove un bambino di 10 anni, Mattias, è stato trovato senza vita con una ferita da taglio alla gola nella sua abitazione. Ad ucciderlo sarebbe stato il padre che avrebbe poi minacciato di far esplodere la casa aprendo il gas. La madre è stata trovata ferita con numerose coltellate accanto al piccolo. L’uomo aveva un divieto di avvicinamento emesso dal gip per un problema familiare.
Viterbo, bimbo ucciso da padre. Era fuggito da un ospedale Covid
Viterbo, bimbo ucciso: l’uomo aveva il divieto di avvicinarsi alla famiglia
La madre del bimbo accoltellato è sotto choc
“Il padre del bambino è stato trovato privo di conoscenza in un’altra stanza dell’abitazione”: è la versione a cui è arrivato il colonnello Andrea Antonazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo. A trovare senza vita il figlio, precedentemente riportato a casa da un parente, è stata proprio la mamma, rientrata intorno alle 15,30. Smentite le prime indiscrezioni in merito al fatto che si sarebbe barricato in casa minacciando di far esplodere con il gas l’appartamento.
Il sindaco: “Mai vista una cosa così bestiale”
“Sono assolutamente sconvolto per un omicidio così bestiale. Accanirsi contro un bambino di dieci anni lascia tutti sconcertati”. Lo dice all’Adnkronos Giovanni Arena, sindaco di Viterbo, commentando quanto accaduto oggi pomeriggio in una abitazione a Cura di Vetralla.”Si tratta di una famiglia straniera, sembrerebbe che il padre avesse il divieto di avvicinamento alla famiglia. Tutta la mia vicinanza al sindaco di Vetralla Sandrino Aquilani e alla comunità vetrallese – conclude – che mai nella sua storia ha vissuto atrocità così violente”.