Roma, un’infermiera No vax sospesa dal lavoro vince il ricorso: «Reintegratela». Primo caso in Italia

25 Nov 2021 17:58 - di Milena Desanctis
Infermiera

Un’infermiera non vaccinata è stata riammessa al lavoro dopo la sospensione senza stipendio. È il primo caso in Italia. La donna, un’infermiera “no vax” in servizio in una Asl di Roma, almeno per ora potrà dunque rientrare al lavoro. Come riporta il sito Askanews.it lo stabilisce il provvedimento d’urgenza adottato in via cautelare dal giudice del Tribunale del Lavoro di Velletri. Il giudice ha ordinato “l’immediata ricollocazione” dell’infermiera nel suo posto di lavoro e “l’erogazione dello stipendio a suo favore”.

Infermiera no vax riammessa al lavoro

Un provvedimento cautelare e temporaneo emesso dal Tribunale di Velletri alla luce della «rilevanza costituzionale dei diritti compromessi (dignità personale, dignità professionale e ruolo alimentare dello stipendio)». «La sospensione dal lavoro – si legge nel provvedimento – può costituire solo l’extrema ratio e un evento di portata eccezionale in una azienda medio grande».

Il legale: «Primo provvedimento in Italia»

Come riporta sempre Askanews.it, lo studio legale che Torriero di Roma che assiste l’infermiera ha espresso soddisfazione per il provvedimento. «Si tratta del primo provvedimento in Italia che di fatto va a scardinare il combinato disposto tra obbligo vaccinale per il personale sanitario e obbligo di green pass obbligatorio per tutti in nome del prevalente diritto al lavoro», fanno sapere dal pool di legali.

Il ricorso ai tamponi ogni 48 ore

«Il Tribunale con questa ordinanza – precisa l’avvocato David Torriero – riafferma con chiarezza il diritto al lavoro a fronte a una sospensione che non può fare riferimento al diritto alla salute se sono state proprio le decisioni del governo a stabilire che lo stesso è garantito attraverso il ricorso ai tamponi ogni 48 ore». Il prossimo passo sarà l’udienza del 7 dicembre, giorno in cui il caso sarà affrontato nel merito con le parti che si confronteranno con un contraddittorio in aula.

 

 

 

 

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