Rimini, adesca un pensionato su Facebook e in due anni gli porta via oltre centomila euro

5 Nov 2021 15:16 - di Mia Fenice
pensionato

Raggirato tramite Facebook per oltre centomila euro. Questa la truffa subita da un  pensionato vedovo riminese adescato da una donna di presunte origini africane, che nel giro di pochi anni è riuscita a farsi consegnare in più soluzioni l’ingente somma e stava per ottenere altre decine di migliaia di euro se non fossero intervenuti i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinati dal Comando Provinciale di Rimini agli ordini del Colonnello Coscarelli. Nel 2018 la conoscenza tramite il noto social network, poi le continue richieste di soldi per cure mediche e necessità varie, anche di familiari.

Pensionato raggirato tramite Facebook

Richieste sempre più onerose a cui l’anziano aveva fatto fronte attraverso vari trasferimenti mediante money-transfer, bonifici all’estero verso Costa d’Avorio, Mali, Gran Bretagna, Germania, Francia e l’invio di carte Postepay Evolution sulle quali effettuava continue ricariche. I primi movimenti avevano già generato varie segnalazioni di operazioni sospette, che evidenziavano una serie di movimentazioni anomale poste in essere dal pensionato, il quale, aveva inviato oltre 7mila euro in Mali e in Costa d’Avorio a quattro presunte donne di origine africana.

L’audizione dell’anziano mostrava che, dopo l’iniziale fase di invio di denaro attraverso il canale degli intermediari di rimesse di denaro (money-transfer), il soggetto truffato era stato indotto a inviare anche cospicui bonifici all’estero, principalmente in Francia, nell’ordine di circa 30mila euro, a favore di colei che doveva essere la destinataria di tali ingenti somme, in quanto, a detta dell’anziano, rivelatasi premurosa nei suoi confronti e bisognosa di aiuto economico.

Anziano truffato: l’indagine

Gli ulteriori riscontri della Guardia di Finanza, scaturiti dalle asserzioni dell’uomo hanno portato quindi all’esecuzione, mediante utilizzo dei poteri valutari attribuiti al Corpo dalla normativa antiriciclaggio, di più approfonditi accertamenti bancari nei confronti del malcapitato, al fine di riscontrare l’entità della truffa perpetrata ai suoi danni. Dall’esito degli accertamenti svolti è emerso che il pensionato negli ultimi due anni, completamente soggiogato dalle malie della presunta “bisognosa”, non solo aveva inviato denaro in Africa a perfette sconosciute ed altri soggetti indicati dalla truffatrice, ma aveva altresì attivato carte Postepay Evolution che aveva inviato all’estero su disposizioni di quest’ultima e sulle quali regolarmente effettuava ricariche di denaro attingendo alla propria pensione ed alle somme introitate dalla recente vendita di alcune proprietà immobiliari sino ad arrivare all’incredibile somma di centomila euro.

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