No all’asterisco a scuola, pugno in faccia a uno studente di destra al liceo Cavour di Torino

28 Nov 2021 19:14 - di Francesco Severini
asterisco

Botte a un militante di Azione studentesca davanti al liceo Cavour di Torino. Il ragazzo distribuiva un volantino contro la decisione dell’istituto di bandire le desinenze di genere utilizzando nelle comunicazioni della scuola solo l’asterisco per rispettare il genere fluido o non binario.

Ma quanti saranno gli student* che non si sentono né maschi né femmine in quel liceo? Non è dato saperlo. Intanto però si sacrifica alla loro identità neutra una tradizione secolare del nostro linguaggio. Assurdo, ma è così. E chi protesta viene preso a cazzotti in faccia.

Come accaduto appunto allo studente di destra, aggredito da uno dei membri del Kollettivo studenti autorganizzati. Quest’ultimo ha avvicinato il ragazzo e gli ha detto : “Dammi un volantino”. Poi il pugno in volto. “Un’aggressione che non ci spaventa – dichiara Azione studentesca Torino – fermiamo gli orrori del politicamente corretto, difendiamo l’italiano”.

“Questa nuova trovata del progressismo – commenta Azione studentesca – dovrebbe rendere più inclusivo l’ambiente scolastico combattendo presunte discriminazioni che deriverebbero, addirittura, dal declinare i sostantivi al maschile o al femminile. L’unica discriminazione evidente è quella della lingua italiana. Forse il lascito più nobile che i nostri antenati ci hanno fatto, il bene più alto del nostro patrimonio identitario nazionale. Storpiata ed abbruttita dall’ennesima trovata del progressismo, importata in Italia da oltreoceano”.

“Risultato – scrive Il Giornale – ora tra gli studenti del Cavour, già divisi sull’uso dello schwa, gli animi sono tesissimi e anche il corpo docente è perplesso. Qualcuno parla espressamente di «sciocchezza». Dal preside, silenzio… l’aggressore è scappato e contro di lui non è stata presentata denuncia”.

Nei giorni precedenti gli studenti del Blocco studentesco avevano affisso uno striscione con la scritta: “L’asterisco è bruttura che uccide l’italiano e la cultura”.

Il fatto che una scuola – sostiene il Blocco Studentesco in una nota – abbia deciso di adottare questa orribile stortura della lingua come standard comunicativo è aberrante. Ma il tutto peggiora ulteriormente se consideriamo che si parla di uno dei più antichi Licei Classici del capoluogo piemontese”.

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