Neofascisti? No, avanzano i nuovi terroristi rossi: retata in Umbria, trovate maschere anti-gas
Si parla tanto, in Italia, della fantomatica minaccia del neofascismo che incomberebbe sulla democrazia italiana ma intanto spuntano decine di anarchici dei centri sociali nei cortei No Vax e No Green pass e in tutta Italia si scoprono cellule di terrorismo rosso in sonno, pronte a colpire. Neo terroristi rossi? Dall’Umbria, per ramificarsi in tutta Italia, una rete di anarco-insurrezionalisti si sta attivando da mesi con slogan e minacce veicolate sul web, come ha svelato un’operazione dei carabinieri del Ros che, con il supporto di alcuni comandi provinciali, che hanno dato esecuzione a misure cautelari emesse dal Tribunale di Perugia su richiesta della procura.
Neo terroristi rossi nel mirino della Procura di Perugia
Sei persone sono indagate per i reati di istigazione a delinquere e istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. A quanto si apprende, l’istigazione sarebbe avvenuta attraverso scritti e messaggi anche sul web. L’inchiesta riguarda un presunto gruppo di anarchico-insurrezionalisti che fa riferimento al Fai (Federazione Anarchica Italiana). Arresti sono scattati anche a Cagliari e l’intervento è stato condotto con il supporto dei comandi provinciali di Cagliari, Cosenza, Cremona, Genova, Lecce, Massa, Perugia, Roma, Taranto e Viterbo.
La scoperta delle maschere anti-gas
Secondo quanto riportato dal Corriere dell’Umbria, perquisizioni sono state effettuare tra Terni e Massa Martana a carico di tre persone, due donne e un uomo, di età compra tra 30 e 40 anni, che orbitano nell’area anarchica umbra. “Non sono state trovate armi né munizioni o materiale esplosivo, ma è scattato il sequestro per due maschere antigas e diverso materiale di propaganda anche informatico che ora sarà vagliato al fine di verificare se, oltre all’adesione ideologica, ci siano elementi che possano far ipotizzare a vere e proprie azioni violente. In base alle indagini i tre facevano parte di una rete di anarchici che si estende in tutta Italia, seppur non risultano denominazioni”, scrive il quotidiano umbro. Si indaga sugli attentati alla sede di Treviso della Lega risalente all’agosto del 2018 e su una manifestazione compiuta durante il lockdown lo scorso primo maggio in piazza della Pace a Terni. Tra il materiale sequestrato, anche il manifesto Colpiamoli a casa loro in cui compare anche una pentola a pressione con cui era stato rivendicato l’attentato alla Lega.