Medjugorje, Papa Francesco nomina il nuovo visitatore apostolico. Ecco chi è monsignor Cavalli

27 Nov 2021 15:24 - di Mia Fenice
Medjugorje

Per Medjugorje arriva una nomina importante. Papa Francesco ha scelto come nuovo visitatore apostolico a carattere speciale per la Parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e “ad nutum Sanctae Sedis”, l’arcivescovo Aldo Cavalli. Il monsignore finora ha ricoperto il ruolo di nunzio apostolico nei Paesi Bassi e rappresentante permanente presso l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.

Medjugorje, Cavalli succede a Hoser

Succede all’arcivescovo polacco Henryk Hoser, morto il 13 agosto scorso a Varsavia all’età di 78 anni, che dal 2018 ricopriva questo incarico. Papa Francesco aveva affidato ad Hoser l’incarico di accompagnare in modo “stabile e continuo” la comunità parrocchiale di Medjugorje e i tanti fedeli che vanno in pellegrinaggio. I più numerosi sono gli italiani e i polacchi, ma si contano pellegrini da ottanta differenti Paesi.

Medjugorje, il ruolo di visitatore apostolico

Come riporta il sito Vaticanews.it, l’incarico di visitatore apostolico – aveva specificato la Sala Stampa al tempo della nomina di Hoser – ha un carattere “esclusivamente pastorale”, di accompagnamento “stabile e continuo” della comunità parrocchiale di questa piccola località della Bosnia ed Erzegovina, “le cui esigenze – si spiegava – richiedono una peculiare attenzione”. Un ruolo pastorale, dunque, che non entra nella questione delle apparizioni mariane.

Cavalli ha risolto le controverse apparizioni in Olanda

La nomina del nunzio all’Aia come visitatore apostolico a Medjugorje è interessante per diverse ragioni. KatholiekInside, evidenzia il “rapporto di fiducia” esistente tra monsignor Aldo Cavalli e Papa Francesco. E ricorda il modo in cui il neo eletto è riuscito a risolvere le controverse apparizioni mariane in Olanda.

Che cosa è accaduto ad Amsterdam

«Ad Amsterdam – ricorda KatholiekInside – Maria avrebbe invocato un nuovo dogma mariano: Corredentrice, Mediatrice, Avvocata. Nel dicembre 2020, la diocesi di Haarlem-Amsterdam ha riconosciuto che le apparizioni di Amsterdam non erano reali. Questo è successo dopo anni di disaccordo sullo status delle apparizioni e dei messaggi di accompagnamento che Ida Peerdeman di Amsterdam ha detto di aver ricevuto tra il 1945 e il 1959. Questi erano stati riconosciuti nel 2002 dall’allora vescovo Punt, mentre Roma aveva già dato un verdetto finale negativo nel 1974».

 

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