“Il Green pass? Noi non lo controlliamo”: l’assurdo in aeroporto. La testimonianza della Gabanelli

9 Nov 2021 15:13 - di Gabriele Alberti
Green pass

Il Green pass? “Noi non lo scanzioniamo”. L’assurdo arriva dall’aeroporto di una delle nazioni europee più falcidiate dalla quarta ondata di Covid 19, il Belgio. Un episodio di cui è stata protagonista la giornalista Milena Gabanelli illumina negativamente uno dei luoghi a maggior rischio di diffusione del contagio. Incredibile. Lei stessa su Twitter ha raccontato il momento prima dell’imbarco per Milano: “Ore 9 e 25 di oggi, Bruxelles, aeroporto di Zaventem, volo Ita per Linate. All’imbarco l’operatrice chiede ai passeggeri di esibire il green pass. Li guarda. Chiedo: ‘non lo scansiona?’. Risposta ‘non siamo attrezzati’. Belgio è tutto zona rossa”, è il commento.

Green pass non scanzionato nell’aeroporto Zaventen- Milano Linate

Il modus operandi dell’aeroporto belga non sconcerta solo la Gabanelli, che ben ha fatto ad informare dell’episodio, che, certo, indurrebbe a ritenere che il green pass sia addirittura sovrastimato. La domanda è, infatti, se in tutti gli aeroporti si facccia uso così disinvolto del controllo della carta verde, la cui scansione è fondamentale. In Belgio, tra l’altro, la situazione ha superato il livello di guardia: sono stati raggiunti anche picchi fino a 10mila nuovi positivi in un solo giorno.

L’allarme dell’Ordine dei medici: “Rischio focolai di importazione”

Una testimonianza che arriva proprio nel giorno in cui l’Ordine dei Medici lancia l’allarme aeroporti come luoghi di diffusione del contagio. “Tanta gente senza mascherina e pochi controlli Green pass, a Fiumicino servono misure stringenti”, è l’allarme del professor Antonio Magi. Così all’Adnkronos Salute, il presidente dell’Ordine dei medici di Roma ha fatto il punto della situazione a Roma e nel Lazio. Sottolineando come ad aumentare i rischi di contagio non ci siano solo le scuole. “Sta iniziando la quarta ondata e questa nuova situazione è amplificata da comportamenti che non dovrebbero esserci: tante persone senza mascherina anche quando ci sono assembramenti, pochi controlli dei Green pass nei ristoranti”.

Green pass, i medici: “Potenziare i controlli a Fiumicino”

Ma a preoccuparlo di più è “cosa sta accendo fuori dall’Italia e i controlli negli aeroporti, il riferimento è a Fiumicino”. Dunque l'”allarme Gabanelli” parte da Bruxelles per coinvolgere altre realtà aeroportuali, come testimonia Magi. “Servono controlli stringenti, penso ad un tampone negativo, per chi arriva a Roma da paesi dove i casi sono in aumento: questo per evitare di ritrovarci con focolai d’importazione. Ora possiamo ancora tracciare e questo è uno degli strumenti che ci permettere di evitare l’aumento dei casi”. Già, scandaloso che non ci sia un potenziamento dei controlli in luoghi affollati come gli aeroporti. Una delle tante incongruenze e contraddizioni che l’applicazione pratica del Green pass sta evidenziando.

 

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