Ergastolo automatico per chi ammazza un poliziotto: la Gran Bretagna dà lezioni di legalità all’Italia
Il governo britannico presenterà una legge per l’ergastolo obbligatorio per chi uccide un poliziotto in servizio. La legge, che prende il nome di ‘Harper’s Law’, è frutto della campagna portata avanti dalla vedova dell’agente di polizia Andrew Harper, appena 28enne, ucciso nell’agosto del 2019 da una banda di adolescenti che stavano fuggendo in auto. Per quel reato, i ragazzi vennero condannati per omicidio colposo. Il ministero della Giustizia ha annunciato oggi l’intento di fare approvare la nuova misura in Inghilterra e in Galles “appena possibile”. Secondo i tempi parlamentari, la legge potrebbe essere approvata entro l’inizio del prossimo anno.
Lisa Harper, la vedova del poliziotto ucciso, si è detta soddisfatta della misura proposta dal governo, aggiungendo che il marito ne sarebbe stato fiero.
Ergastolo per chi ammazza poliziotti, ma anche vigili del fuoco e paramedici
Se approvata, la legge imporrà l’ergastolo automatico per coloro che uccidono i cosiddetti ’emergency workers’ in servizio: agenti di polizia, agenti della polizia carceraria, vigili del fuoco e paramedici. Le uniche attenuanti previste sono le “circostanze realmente eccezionali” nelle quali viene consumato il reato.
La vicenda di Harper, che tra le altre cose era sposato da meno di un mese e ha lasciato una moglie sotto shock, ha aperto la strada alla discussione sulla dotazione del taser, strumento che Nick Adderley (capo della Polizia del Northamptonshire) ha fatto sapere di voler fare avere ai suoi.
Andrew Harper era intervenuto sul luogo in cui si stava consumando un furto con scasso, nel villaggio di Sulhamstead (Berkshire). Intorno alle ore 23.30 una macchina guidata da un uomo di nome Jed Foster (20 anni) lo ha investito, trascinandolo sull’asfalto per diversi metri e uccidendolo. Il ragazzo è stato accusato di omicidio e del furto di un quad.