Covid, 4.197 contagi e 38 morti. E l’Ema accelera sul ricorso all’antivirale Molnupiravir: ecco perché
Ancora 4.197 nuovi contagi da Coronavirus. E altri 38 morti in Italia oggi. Sono questi i dati odierni e i numeri del Covid che registra il bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Suddividendoli, in seconda battuta, regione per regione. Specificando che, nelle ultime 24 ore, sono stati processati 249.115 tamponi. Rilevando un tasso di positività all’1,68%. E indicando in 415, (dunque 17 in più da ieri) il numero delle terapie intensive occupate. Infine, il report segnala da ieri 2.727 guariti. Che vanno ad aumentare i 4.581.396 registrati da inizio pandemia. Ed è in questo contesto, a fronte dell’aumento dei contagi, che l‘Ema accelera sul ricorso al Molnupiravir. E sulla necessità di ulteriori indirizzi sui trattamenti Covid.
Covid, Ema accelera la revisione sul Molnupiravir
Così, a fronte dell’aumento dei contagi, l’Ema accelera sulla pillola anti-Covid Merck. L’Agenzia europea del farmaco, in queste ore ha fatto sapere che «fornirà raccomandazioni a livello Ue al più presto, per aiutare le autorità nazionali a decidere sul possibile uso precoce del medicinale anti-Covid per via orale: il Molnupiravir, prodotto dalla Merck». L’intenzione è quella di accorciare i tempi per il suo utilizzo. «Ad esempio in contesti di emergenza», scrive l’Ema. Precisando che la strategia è stata concordata con i capi delle agenzie nazionali.
A fronte dell’aumento dei contagi, l’Ema accelera sul farmaco Merck
Dunque, come chiarisce a riguardo anche l’Adnkronos, in un aggiornamento sulla questione Molnupiravir diffuso oggi, l’Agenzia europea del farmaco Ema chiarisce di aver avviato la revisione dei dati disponibili sulla pillola antivirale Molnupiravir. E per supportare possibili decisioni nazionali sull’utilizzo precoce di questo farmaco contro Covid-19, l’ente regolatorio Ue – e i capi delle agenzie nazionali del farmaco degli Stati membri (Hma) – hanno concordato sulla necessità di ulteriori indirizzi sui trattamenti Covid. Anche alla luce dell’aumento dei tassi di infezione e dei decessi dovuti a Sars-CoV-2 in tutta l’Unione europea.
L’intento è quello di accorciare i tempi per l’utilizzo della pillola «in contesti di emergenza»
A tal fine, si legge nella nota, l’Ema «sta riesaminando i dati disponibili sull’uso di Molnupiravir (noto anche come MK 4482 o Lagevrio) per supportare le autorità nazionali che potrebbero decidere sull’uso di questo medicinale per il trattamento di Covid prima della sua autorizzazione». Mentre è in corso la revisione continua più completa, in vista di una possibile domanda di autorizzazione all’immissione in commercio, il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Ema fornirà dunque «raccomandazioni a livello di Ue nel più breve tempo possibile. Per aiutare le autorità nazionali a decidere sul possibile uso precoce del farmaco, ad esempio in contesti di emergenza».
L’Ema punta su elevati standard di sicurezza ed efficacia
E allora, sarà utile ricordare che: Molnupiravir è un antivirale orale sviluppato da Merck Sharp & Dohme (Msd, nota come Merck in Usa e Canada), in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics. Ema e le agenzie della rete Hma, chiarisce la nota di settore, «rimangono impegnate ad accelerare la valutazione dei tanto necessari trattamenti e vaccini» per Covid. «Garantendo nel contempo che soddisfino gli elevati standard di sicurezza ed efficacia dell’Ue. L’Ema comunicherà l’esito di questa revisione e quello della rolling review una volta conclusa».