Colle, FdI non si arrocca. Lollobrigida: «Sì ai voti di Italia Viva per un candidato di alto profilo»
“«Qualsiasi sarà la scelta unitaria del centrodestra, FdI la rispetterà. Appena verrà definita. E quindi se sarà Berlusconi, i nostri voti non mancheranno”. Francesco Lollobrigida, intervistato dal Messaggero sulla complicata partita del Quirinale, ribadisce la compattezza della coalizione sul dopo Mattarella. E nega qualsiasi bluff sul nome del Cavaliere.
Colle, Lollobrigida: il centrodestra è unito
Sull’ipotesi Draghi il capogruppo di Fratelli d’Italia fa notare che il premier non ha ufficializzato la sua disponibilità. “Vogliamo dare all’Italia un presidente autorevole e davvero sopra le parti. Non abbiamo pregiudizi». No deciso alla soluzione ventilata in queste ore di Draghi al Colle e il ministro Daniele Franco ‘garante’ a Palazzo Chigi. Che impedirebbe di andare alle urne. “La nostra strada maestra è proprio quella del voto, senza subordinate”, dice Lollobrigida. Che non esclude un’intesa con Matteo Renzi per l’elezione del nuovo inquilino del Quirinale. “Ben vengano i voti di Italia Viva. Ma anche di chiunque altro. Per un candidato di alto profilo e di garanzia”.
Record di fiducie, Parlamento esautorato
Ma la battaglia che in queste ore vede Fratelli d’Italia in prima linea è quella contro la legge di bilancio. Critiche sul metodo e i contenuti. A cominciare da un’anomalia di fondo. Quella di un governo non rappresentativo degli impegni assunti con gli elettori da parte dei partiti. “Abbiamo un Parlamento esautorato. Con record di fiducie imposte”, incalza il capogruppo di FdI alla Camera. “In sintesi, il governo assume decisioni che il Parlamento deve evitare di contrastare, rinunciando alla sua funzione”.
Bilancio, a rischio il doppio passaggio alle Camere
Anche sulla legge finanziaria, visti i tempi stretti, il Parlamento verrà esautorato. “È stata presentata in ritardo. E perciò non ci sarà con ogni probabilità, come invece la Costituzione prevede, un serio doppio passaggio parlamentare. Così, di fatto, il nostro sistema bicamerale si trasforma in un sistema monocamerale”, osserva. “Ma senza che sia stata modificata la Carta costituzionale”.
Reddito di cittadinanza, un errore clamoroso
Sui contenuti tante le zone d’ombre della legge di bilancio. “Apprezziamo il tentativo di immaginare una finanziaria espansiva. Ma temiamo che le risorse vengano spese male, sprecando sostanzialmente i soldi degli italiani». La critica più forte riguarda il “clamoroso” aumento del finanziamento del reddito di cittadinanza. “Del quale stanno emergendo i fallimenti sulle politiche attive del lavoro. E soprattutto – conclude Lollobrigida – il gravissimo sperpero a vantaggio di migliaia di soggetti che lo percepiscono indebitamente. Bisogna aiutare i veri bisognosi e non i furbi”.