Roma, provocò incidente e fuggì: condannato il figlio di Vasco Rossi. Lui: «Tutto assurdo»

12 Ott 2021 11:26 - di Redazione
Vasco Rossi

Un anno e 10 mesi. A tanto ammonta la condanna inflitta dal tribunale monocratico di RomaDavide Rossi, figlio del cantante Vasco. Il giudice lo ha riconosciuto responsabile di lesioni personali stradali gravi e omissione di soccorso stradale. Il sinistro che ha portato alla condanna di Rossi risale al 16 settembre del 2016 e si verificò nel quartiere della Balduina a Roma. Per il figlio di Vasco è scattata anche la sanzione della revoca della patente. Il tribunale ha condannato a nove mesi anche il coimputato Simone Spadano. L’accusa, in questo caso, era di favoreggiamento. A maggio scorso il pm aveva chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi e per a 2 anni per Spadano.

Davide Rossi condannato a 1 anno e 10 mesi

L’accusa di favoreggiamento a carica di quest’ultimo deriva dall’aver dichiarato (falsamente, secondo la sentenza) di trovarsi lui al volante dell’auto al momento dell’incidente. Alla guida dell’Audi c’era invece Rossi. E – secondo la dinamica ricostruita dal capo di imputazione – procedeva anche a grande velocità nel momento in cui non si fermò allo stop. Una disattenzione che lo portò a scontrarsi con l’auto su cui viaggiavano due donne. Per loro ferite giudicate guaribili in oltre 40 giorni. Secondo l’accusa, «subito dopo l’urto», il 31enne si allontanò dal luogo dell’incidente senza «ottemperare all’obbligo di prestare assistenza alle persone».

«Pago la colpa di avere un padre famoso come Vasco»

Diversa fu la ricostruzione del figlio di Vasco Rossi: «Ci siamo fermati, siamo scesi dalla macchina e abbiamo chiesto alle ragazze nell’altra auto se fosse tutto a posto e loro ci hanno risposto “sì, sì». Dopodiché,  «ho detto al mio amico di fare il cid e me ne sono andato con la ragazza che era in auto con noi perché era molto scossa dall’incidente, sapendo che stavano facendo il cid ero tranquillo. Parole che non convinsero il tribunale. Molto dure, invece, quelle pronunciate dopo la sentenza. «Sono indignato – ha detto Davide Rossi -, è morta la giustizia. C’era anche un cid firmato a testimoniare tutto, hanno preso i soldi dell’assicurazione, è veramente assurdo, non me lo spiego. Purtroppo penso che questo sia avvenuto anche perché mio padre è una persona in vista. Faremo appello e speriamo che la giustizia alla fine trionferà».

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