I ceti popolari non votano la sinistra fighetta: così i flussi elettorali a Roma e Torino
L’analisi dei flussi elettorali conferma ciò che già tutti immaginavano: sia a Torino che a Roma buona parte degli elettori che al primo turno hanno votato per i candidati dei 5Stelle al ballottaggio hanno scelto il candidato del centrosinistra. “Si tratta – scrive Il Messaggero – di una percentuale consistente, che supera il 40%. Pochi pentastellati hanno preferito l’offerta del centrodestra e il resto è rifluito nel non voto”.
Flussi elettorali, Roma e Torino: cosa hanno votato gli elettori M5S
Il sondaggista Antonio Noto del Consorzio Opinio spiega: «A Roma, come a Torino, l’elettorato 5Stelle si è per metà astenuto (soprattutto gli elettori della prima ora) e per metà si è rivolto più al candidato di centrosinistra che al candidato del centrodestra. Inoltre, hanno perso voti rispetto al primo turno i due candidati del centrodestra, sia Damilano che Michetti, con quest’ ultimo che non ha potuto contare né sul sostegno degli elettori della Raggi né su quello degli elettori di Calenda». Da notare che il 46% dei 220 mila elettori romani di Carlo Calenda ha scelto Gualtieri e solo il 9% Michetti.
Flussi elettorali, a Roma Gualtieri ha vinto grazie ai quartieri benestanti
Come si è visto a Roma, con i Municipi che hanno decretato la vittoria di Roberto Gualtieri, sono stati i ceti benestanti a votare in modo massiccio a sinistra. Ancora una volta dunque c’è da sottolineare la scarsa capacità di attrazione del Pd e del centrosinistra verso i ceti popolari. “Sia Gualtieri che Lo Russo fra gli operai romani e torinesi hanno raccolto circa il 10% di voti in meno rispetto alle loro medie cittadine, mentre hanno ottenuto il 7% in più nei quartieri abitati dai ceti medi e medio alti”.
I candidati dem più votati dai giovani
“Sul piano sociale – conclude Il Messaggero – va registrata anche una discreta novità: i candidati dem sono andati bene fra i giovani. Gualtieri al ballottaggio ha ottenuto il 60% circa dei suffragi ma sale al 63% nella fascia dei romani fra 18 e 34 anni. Lo Russo in questo segmento dell’elettorato addirittura sale al 66%. Entrambi hanno ottenuto risultati migliori della media fra le elettrici”.