Torino, il Corriere la fa grossa: evoca uno sdegnato boicottaggio contro il candidato di destra

16 Mar 2021 12:01 - di Redazione

Il Corriere e l’invito al boicottaggio contro l’imprenditore che fa scelte politiche scomode. Parte l’opera di demonizzazione contro Paolo Damilano, candidato sindaco a Torino sotto le insegne del centrodestra. Una scelta che non va giù alla stampa mainstream. Quindi, anche se sei un imprenditore serio, competente e di successo, ti meriti il boicottaggio.

Sinistra su tutte le furie per la scelta Pro Vita in Regione

Ma in particolare te lo meriti se sei appoggiato da Fratelli d’Italia. In Piemonte infatti la sinistra è andata su tutte le furie per la scelta della Regione a guida centrodestra (e su proposta di FdI) di dare spazio nei consultori anche all’associazione Pro Vita. Una decisione che secondo il Corriere allunga la sua ombra “retrograda” sulla candidatura di Paolo Damilano. A lui il Corriere edizione Torino dedica un editoriale di Gabriele Ferraris che contiene anche un’esplicita, garbata, minaccia.

Il Corriere e quelle garbate allusioni al boicottaggio a Torino

Le “compagnie stonate” di Damilano potrebbero costargli un boicottaggio. Uomo avvisato, mezzo salvato… Un accenno scandaloso anche perché Damilano è già stato oggetto di vandalismi. A dicembre hanno  danneggiato le vetrate di ingresso del Pastificio Defilippis e del Bar Zucca, le popolari attività commerciali del centro di Torino di proprietà Damilano, alla guida della griffe del Barolo.

Cosa ha scritto il Corriere sul boicottaggio all’imprenditore Paolo Damilano

Ecco cosa ha scritto Ferraris: “Conosco abbastanza bene Paolo Damilano: se non l’uomo, almeno il personaggio pubblico. Ho avuto modo di frequentarlo nel suo ruolo di presidente del Museo del Cinema prima, e tuttora della Film Commission… Se per forza un’etichetta politica gliela si volesse affibbiare, sarebbe l’etichetta del progressista moderato. In sintonia con una buona parte dei borghesi di questa città. Di conseguenza, la candidatura di Paolo Damilano a sindaco di Torino in quota Lega autorizzerebbe la classica domanda: che ci fa, un tipo così, in quella compagnia? … Credo che il galantuomo Damilano sia animato dalle migliori intenzioni. Di sicuro non si considera una foglia di fico: è onestamente convinto di poter tenere a bada, una volta piazzato sullo scranno di sindaco, le derive sbracate degli elementi più ruspanti della sua maggioranza. Mi domando dunque con quale stato d’animo l’ex presidente del Museo del Cinema, il colto Paolo Damilano, potrebbe un giorno, come sindaco, accogliere pretesa di qualcuno della sua maggioranza di – poni – negare il patrocinio del Comune al Festival del Cinema Gay, o al Pride. E quella pretesa sarebbe, badate bene, soltanto l’aspetto più folkloristico di una linea politica, a proposito di certi temi, che ha una sua coerenza e una sua legittimità, in democrazia; ma risulterebbe assai scomoda da gestire per il moderno, elegante e misurato sindaco Paolo Damilano, e tanto più per l’imprenditore Paolo Damilano, certo non felice qualora i suoi prodotti e i suoi locali diventassero oggetto di sdegnati boicottaggi…“.

La reazione di Damilano: quanto scritto si commenta da solo

“Un riferimento, quello al possibile boicottaggio – commenta Il Giornale –  che fa scattare inevitabilmente polemiche e reazioni infuocate. Damilano, parlando come candidato sindaco della lista civica «Torino Bellissima», fa capire di essere rimasto colpito, ma evita di alzare i toni: «Quanto scritto parla da solo e non va commentato. Io continuo il mio lavoro e la battaglia contro il Covid che mi ha colpito nei giorni scorsi. Posso dire che sto meglio e non vedo l’ora di tornare a occuparmi integralmente del lavoro sulle priorità della città in cui siamo impegnati da mesi»”.

Salvini: Damilano uomo libero che ama la sua città

Si infuria Matteo Salvini: «Ho letto e riletto l’articolo ma da domenica a oggi non ho notizia di smentite o precisazioni» dichiara Salvini. «Eppure, parlare di possibili boicottaggi contro l’imprenditore Damilano, colpevole di avere il sostegno della Lega e del centrodestra è un attacco gravissimo che sembra consigliare all’aspirante sindaco di togliersi di mezzo. È inaccettabile per Torino, per la democrazia, per un quotidiano che dovrebbe essere autorevole. Tutta la mia solidarietà a Damilano, uomo libero che ama la sua città e il suo lavoro».

La solidarietà di Fratelli d’Italia arriva da Maurizio Marrone, assessore regionale: «Per ora sono solo chiacchiere noiose, ma in caso qualcuno le prendesse sul serio, ricordo che il boicottaggio in Italia è un reato e lo è anche l’istigazione».

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