Halloween “festa” da paura: «È un rito che istiga al male, all’orrore e inganna i bambini»

30 Ott 2021 15:41 - di Mia Fenice
Halloween

Il missionario Biagio Conte attacca la festa di Halloween. Il fondatore della Missione di Speranza e Carità dal luogo del suo digiuno in una grotta in provincia di Palermo lancia un appello: «Preoccupato mi rivolgo a tutte le istituzioni, ai giornalisti, a tutte le realtà religiose, ai non credenti, alle scuole e a tutte le famiglie. Non si permetta di promuovere questa orribile festa di Halloween facendola apparire come uno scherzo, un gioco con teste decapitate, occhi cavati, mani e piedi tagliati, scheletri e mostri di ogni genere. Chi permette e divulga questo commercio di immoralità, come Halloween, risponderà al buon Dio e riceverà la giustizia divina».

Halloween, appello di Biagio Conte

Biagio Conte continua: «Mi sento in dovere di fare un appello a tutta la società affinché possa fare un’attenta riflessione per comprendere che la festa di Halloween non è uno scherzo ma un rito altamente negativo». «Trasmette e istiga al male, all’orrore, alla violenza e così danneggia e inganna i bambini. Rispondiamo al male con il bene, divulgando i veri valori, i sani principi, il bello e il giusto, la pace e la vera giustizia, educando e formando così le nuove generazioni alla non violenza. Siamo diventati fautori e responsabili di una società malata nel corpo, nella mente e nello spirito, siamo anche responsabili di trasmettere e inculcare la violenza e il macabro agli uomini, alle donne e ancora più grave ai bambini».

La denuncia dell’associazione Meter

In campo anche l’associazione Meter di Don Fortunato di Noto. L’associazione ha segnalato una serie di foto: tre bambine di 6/8 anni, stile “Halloween” con zucche, cappelli di strega, totalmente nude. Il fondatore dell’associazione sottolinea come “per loro” magari “sarà un gioco, ma non per il diffuso mercato della pedopornografia e dei pedofili. Qualcuno ha fatto le foto e le ha pubblicate, nei siti pedopornografici per i pedofili.

«Dolcetto o scherzetto. No, non è uno scherzetto ma “un dolce amaro” – evidenzia – Anche un solo bambino “abusato” è grave! Gravissimo. Non tollerabile! Quante volte abbiamo sentito questa frase. Qualcuno pensa che non c’è da allarmarsi». «Non riesco – dice ancora Don di Noto – mai a convincermi delle loro ragioni e del perché ci sono i negazionisti dell’abuso e della pedofilia».

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