Biden costretto a “implorare” i suoi: «Basta liti, la mia agenda economica va sbloccata»
Joe Biden ci ha provato personalmente: per tentare di sedare le liti nei democratici, ieri, ha lasciato la Casa Bianca ed è andato a presiedere una riunione in Campidoglio. Ciononostante non sembra aver portato a casa il risultato di sbloccare lo stallo sulla sua agenda economica, paralizzata dai dissidi interni al partito. «Non importa quando. Non importa se ci vorranno sei minuti, sei giorni o sei settimane ma lo faremo passare», avrebbe detto il presidente Usa al termine dell’incontro, durato circa 30 minuti ed evidentemente concluso con un nulla di fatto.
Le liti nei dem Usa bloccano i piani di Biden
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha sostenuto che «siamo più che mai vicini a un accordo». Durante la riunione a porte chiuse, però, lo stesso presidente ha riconosciuto che l’approvazione del piano delle Infrastrutture da 1,2 trilioni di dollari, già passato al Senato, «non passerà» alla Camera fino a quando non si troverà l’accordo tra moderati e sinistra dem sul più consistente piano, da 3,5 trilioni, per la spesa sociale ed ambientale.
Il presidente Usa costretto a intervenire personalmente
I moderati, guidati dai senatori Joe Manchin e Krysten Sinema, il cui voto è fondamentale nella situazione di parità tra democratici e repubblicani, considerano questa spesa eccessiva e chiedono di ridurla. Ma i liberal minacciano di votare contro il piano infrastrutture se verrà toccata la spesa sociale. «Cerchiamo di trovare un modo di procedere», avrebbe detto Biden ai suoi, esortandoli a trovare un compromesso.