Vendeva panini e piatti a base di nutria: l’“orrido pasto” nel Mantovano. Denunciato il barista

11 Set 2021 18:09 - di Lorenza Mariani
nutria

Dopo i lotti di cozze tossiche e il marchio di prosciutto cotto ritirato dai supermercati per rischio listeria, sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine finisce la nutria. O meglio, nel mirino delle forze dell’ordine entrano l’ultimo protagonista di una truffa alimentare e le sue ignare vittime. Nello specifico, si tratta di un barista 42enne che nella sua attività commerciale del Mantovano spacciava ai clienti panini e piatti a base di nutria. Motivo per il quale l’uomo ora si ritrova una denuncia per «commercio di sostanze alimentari nocive»… E ancora: per il bar gli inquirenti hanno richiesto la sospensione dell’attività all’azienda sanitaria della Valpadana.  ”

Carcasse di nutria nel congelatore del bar: barista denunciato e multato nel Mantovano

Già, perché stando alle notizie circolate nelle ultime ore, e come riporta in particolare il sito di Today.it, le forze dell’ordine al lavoro sul caso avrebbero trovato nel «surgelatore a pozzetto due carcasse di nutria accanto ad altri cibi e prodotti privi di tracciabilità destinati alla somministrazione ai clienti. A denunciarlo i carabinieri di Marmirolo insieme al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Cremona, dopo un controllo igienico sanitario nel suo locale». Una condotta a dir poco “inquietante” per cui il commerciante del Mantovano è stato anche multato per 4.500 euro. E non è ancora tutto. Una volta verificato che le due carcasse intere trovate appartengono alle nutrie – animali non idonei al consumo umano, come disciplinato dalle circolari interministeriali – i militari hanno sequestrato non solo i resti del mammifero roditore originario del Sudamerica. Ma anche oltre trenta chili di prodotti, ormai infestati e contaminati. Merce che ora dovrà essere smaltita secondo i protocolli di settore.

Panini e piatti a base di nutria: clienti del bar ignari, ma a Mosca, qualche anno fa…

Una scoperta choccante, quella dei carabinieri dei Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) di Cremona che, apre a inquietanti interrogativi su quanto smerciato finora dal commerciante finito nel mirino dei Nas. E solo per un’occasionale operazione di controllo nel locale. Che, di fatto, proponeva ai clienti pasti a base di un grosso roditore: un esemplare di nutria, infatti, ricorda sempre Today.it, può arrivare a pesare «tra i cinque e i dieci chili. Talvolta fino ai diciassette chili». E poco conforta sapere che le nutrie sono animali assolutamente innocui. E che non sono pericolosi per gli esseri umani. Ma di qui a cibarsene… Anche se, sarà la voglia di distinguersi. O forse solo la tradizione, seppur recente: la cronaca riporta che piatti a base del mammifero sudamericano sono andati forti negli anni passati a Mosca.

Burger di nutria. Hotdog di nutria. Ravioli di nutria: le ricette a base di roditore famose in Russia

Dove, il panino di roditore è diventato il piatto di punta dello chef Takhir Kholikberdiev, famoso per aver servito burger di nutria. Hotdog di nutria. Ravioli di nutria e nutria avvolta in foglie di cavolo, nel suo locale nel centro della città: il Krasnodar Bistro, dal nome della sua città d’origine. Oltre che in un altro locale che il professionista dei fornelli possiede in zona. Resta il fatto che: sarà pure un “topo ripulito”: la nutria, infatti, non è solo un erbivoro, ma lava tutto il cibo che mangia prima di metterlo in bocca. «Ed è anche ricco di omega-3. Per non parlare del fatto che lo raccomandano molti medici e dietologi», spiegava nel 2016 lo chef in un’intervista al Guardian. E passi pure che negli anni Novanta, anni di crisi, in molti nella sua regione avevano iniziato a sostituire le pellicce di volpe o ermellino con la nutria. Che veniva allevata per questo, e con tutte le carcasse a disposizione, era abituata a mangiarne la carne.  Resta il fatto che da noi la nutria non si mangia. O almeno, non si dovrebbe...

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