L’italiano è più bravo, ma all’Esma va la tedesca. Diktat della Germania all’Ue: «Meglio una donna»

22 Set 2021 19:14 - di Francesca De Ambra
Germania

Sarà pur vero, come diceva La Rochefoucauld, che «l’ipocrisia è l’omaggio che il vizio rende alla virtù», ma nella storia che dall’Huffington Post ci accingiamo a girare ai nostri elettori è altrettanto vero che si intravede solo la prima e non anche la seconda. Parliamo della nomina al vertice dell’Esma, l’Agenzia europea per gli strumenti finanziari e i mercati. Dire Europa, riferendosi alla Ue, equivale a dire Germania. E teutonico è il blitz che ha bruciato l’italiano Carmine Di Noia, attuale commissario della Consob, per premiare – manco a dirlo – la tedesca Verena Ross. E non ci solletica – va precisato a scanso di equivoci -il sempiterno nazionalismo, ma solo il rispetto del merito e della competenza.

Il miglior curriculum lo ha esibito Carmine Di Noia

Sì, perché in base alle valutazioni curriculari effettuate come da prassi da un panel indipendente, Di Noia era arrivato davanti a tutti, Ross compresa. A perfezionare la nomina manca solo la ratifica da parte del Consiglio europeo e dell’Europarlamento. Ma chissà come e chissà perché, già prima dell’estate Berlino aveva cominciato a fare pressioni per ottenere (e l’ha ottenuto) una sorta di ballottaggio tra i due. L’avesse chiesto, a parti invertite, l’Italia, la Germania ci avrebbe seppellito con una risata. A noi, invece, non resta che piangere visto che il nuovo scrutinio (segreto) ha paradossalmente incoronato la seconda piazzata. Come è stato possibile? Semplice: con l’ipocrisia di cui prima. «Meglio una donna», era infatti il refrain fatto filtrare fonti tedesche ben sapendo quanto il nazionalismo travestito da femminismo avrebbe fatto breccia nei cuori politicamente corretti dei grandi elettori del panel indipendente.

Ma la Germania ha preteso una seconda valutazione

Non è forse donna Ursula von der Leyen, piazzata a capo della Commissione Ue da un’altra donna – Angela Merkel – tedesca pure lei? Appunto. Ma questa volta le due Frauen c’entrano poco e niente. Il blitz, assicurano qualificate fonti europee, è stato ideato, progettato e – mercé l’acquiescenza del portoghese di turno a Bruxelles – realizzato dal socialdemocratico Olaf Scholz, l’uomo che i sondaggi indicano come futuro cancelliere della Germania. Tanto di cappello per come è riuscito a nascondere l’interesse della germanica bottega dietro la questione di genere. Pur al costo di buttare a mare il curriculum più competente. L’ipocrisia, appunto, spaiata dalla virtù. Ma se questo è il suo debutto sul proscenio continentale, ci sarà da rimpiangere la Merkel. Già, meglio la donna. E questa volta per davvero.

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