Il marito di Virginia Raggi: se vince non farò un’altra lettera d’amore, faccio un video nudo…

24 Set 2021 11:31 - di Lisa Turri
Raggi marito

Più i cinghiali di Roma invadono la rete e i media, più calano le quotazioni di Virginia Raggi. Il Fatto prova a dare una mano alla sindaca uscente, allora, con una intervista di Selvaggia Lucarelli al marito Andrea Severini. Nulla di politico, siamo a metà tra gossip e Grande Fratello.  A lui non dispiace, visto che su Facebook ha creato una pagina per raccontare Virginia in privato durante la campagna elettorale.

Raggi, il marito la difende sull’invasione dei cinghiali a Roma

“Volevo raccontare Virginia in modo naturale, senza passare attraverso lo staff della comunicazione. Molti giornalisti mi chiamano dubitando che sia una mia idea, ma è così. Sono matto di mio”, dice Andrea Severini. La domanda più insidiosa che Selvaggia ha l’ardire di fare è la seguente: “Lei e Virginia, la sera a letto, vi ritrovate a parlare di cinghiali?“. Risposta: “I cinghiali sono mica una cosa facile come sembra, il sindaco non può occuparsi del contenimento, lo deve fare la regione”. Già ma il sindaco dovrebbe tenere pulite le strade. Si glissa tuttavia sull’argomento, anche perché il consorte avrebbe sicuramente ripetuto che la colpa è di Zingaretti. Uno scaricabarile che dura da anni.

Il figlio Matteo ha chiesto un parco a mamma Virginia

Apprendiamo poi che anche il figlio Matteo si sta appassionando alla politica. “Chiede più parchi giochi alla mamma”. Ma attenzione: il parco non si farà a Ottavia per evitare conflitti di interesse. Un accenno alla crisi matrimoniale in coincidenza con l’elezione allo scranno più alto del Campidoglio. Severini ammette, e aggiunge: “L’ho riconquistata, conta questo. Le ho fatto sentire che c’ero, con pazienza. Siamo tornati insieme senza neppure accorgercene, con naturalezza. Lei non stava più bene con me, succede. Ha avuto bisogno di allontanarsi, ha vissuto tre mesi in un’altra casa, ma poi abbiamo capito che siamo fatti l’uno per l’altra”. Infine, la promessa che suona un po’ come una minaccia: se Virginia vince “magari faccio un video nudo”. Non ci sarà una seconda lettera d’amore come quella che accompagnò la vittoria di Virginia nel 2016.

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