I Talebani fanno cose orribili, la consigliera del Pd che li festeggiò è ancora al suo posto. FdI attacca

2 Set 2021 15:39 - di Monica Pucci

Loro, i Talebani, si vendicano, maltrattano le donne, compiono esecuzioni a sangue freddo, si consolidano al potere, a Kabul. Lei, l’esponente del Pd che ne aveva salutato il ritorno, resta al suo posto, con la benedizione dello stesso Pd.

“Chiediamo la revoca dell’incarico di Nura Musse Ali dalla Commissione Pari opportunità della Regione. E’ scandaloso che una figura con responsabilità politica e istituzionale, si definisca a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti islamici. Le sue parole sono contrarie ai valori della Toscana”, si indignano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere Gabriele Veneri, componente della Commissione Politiche europee e relazioni internazionali, che a tal riguardo presenteranno un atto. La vicenda è imbarazzante, per il Pd, che il giorno dopo le dichiarazioni della sua militante aveva chiesto che la stessa si dimettesse, senza esito, però. Lei è ancora al suo posto, come i Talebani.

I Talebani e il pasticcio della consigliera del Pd Nura Musse Ali

Il giorno dopo l’intervista di benarrivato ai Talebani, Nura Musse Ali provò una precipitosa retromarcia. Sostenne, in Consiglio regionale, di  essere stata “completamente fraintesa” e di  considerare “reato promuovere o sostenere moralmente o materialmente le organizzazioni integraliste e criminali, compreso il regime talebano tradizionale. I Talebani sono esattamente quello contro il quale mi batto fin da quando ero una bambina e ho dovuto subire sulla mia pelle le conseguenze del fondamentalismo, pagandone le conseguenze per anni”.

In una lettera alla commissione pari opportunità della Regione Toscana provò a giustificare la sua intervista al Tirreno e il suo plauso al ritorno del regime talebano in Afghanistan. “Io non ho mai detto di essere a favore del ‘ritorno’ del regime talebano. Sono sempre stata contro il regime talebano e credo che la mia storia di vita lo dimostri senza bisogno di aggiungere parole. Mentre scrivo, sono incredula di dovermi difendere da una simile strumentalizzazione”.

Fratelli d’Italia all’attacco: “Non basta la smentita”

“La puntualizzazione dell’avvocato Nura Musse Ali non può essere sufficiente, purtroppo nessuno ha “frainteso” le sue parole, come la stessa Musse Ali sostiene. Sono, al contrario, arrivate dritte al cuore e alla sensibilità dei toscani e degli italiani. Nessuna “tappa obbligata della storia verso la maturazione sociale” come sostiene l’avvocato di origini somale, la presa del potere da parte dei fondamentalisti talebani in Afghanistan è una tragedia per il mondo intero: come si può sostenere, anche solo a parole, un regime guidato da criminali che ammazzano, stuprano, torturano e chiudono in casa le donne? -si chiedono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni- Visto che la consigliera non si è dimessa, allora chiediamo la revoca dell’incarico perché non ha chiaro cosa voglia dire difendere i diritti delle donne. La sua permanenza non è compatibile con il lavoro della Commissione Pari Opportunità della nostra Regione”- sottolineano Torselli e Veneri- Il nostro è un Paese libero, dove alle donne e agli uomini vengono garantiti gli stessi diritti. Tali affermazioni sono in totale antitesi con i valori fondamentali della nostra civiltà.”

 

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