Emis Killa sfida il politicamente corretto: «Se un rapper è di destra non lo può dire, altrimenti…»

8 Set 2021 17:22 - di Alberto Consoli
Emis Killa

Il rapper Emis Killa politicamente scorrettissimo da Veronica Gentili, al debutto del nuovo programma su Italia 1 Buoni o cattivi. Il rapper amatissimo dal pubblico giovanile ha candidamente affermato: “Se non sei di sinistra, ti danno contro”. Nell’intervista  l’artista ha affrontato l’argomento esponendosi coraggiosamente in un mondo che non perdona chi non si accoda al carrozzone mainstrem. Rispondendo alla conduttrice che gli chiedeva se un rapper potesse o meno permettersi di dichiararsi di destra o di sinistra, Emis Killa non ci ha pensato su due volte:

Emis Killa: “Sputare sulla destra si può: il mio ambiente è di sinistra”

“Sono convinto che i rapper non siano tutti di sinistra, ma chi è di destra non lo può dire. Il mio è un ambiente molto di sinistra, quindi non c’è alcun problema per esempio a sputare sulla destra: ma se lo fai sulla sinistra ti danno contro“. Emis Killa è saltato con i piedi nel piatto del terreno politico fuori da ogni ipocrisia. E ha veicolato al  grande pubblico televisivo  l’immagine di un mondo in cui solo in apparenza al rapper è concesso di dire tutto senza filtri. Invece certe idee (quelle non di sinistra) faticano in realtà ad essere accettate dall’ambiente a cui appartiene. Sappiamo bene che la cosa non è una novità, ma esplimerla con tale chiarezza non è scontato.

I suoi tweet contro l’ipocrisia del politicamente corretto”

E del resto lui non è nuovo ad uscire dal coro ipocrita:  Emis Killa qualche mese fa tuonò contro il “politically correct”. A suon di tweet al vetriolo il rapper era partito con toni vivaci: “Sto politicamente corretto ha rotto il ca**o”, aveva scritto l’artista milanese di Vimercate. Che  poi aveva rincarato la dose con un po’ di polemica: “Non ci si può sentire offesi per qualsiasi cosa. Di sto passo va a finire che se uno stronzo ti mette le mani addosso e reagisci devi sperare che sia italiano, etero e atletico; se no sei razzista, omofobo o “bullo”. Aveva subuti scatenato le ire della anime belle radical chic.  Ma il rapper non si è fatto intimidire, comne si può constatare dall’intervento in tv con la Gentili, e aveva puntualizzato: “Riguardo i tweet appena condivisi, chiunque abbia un Q.I. superiore a 28 capirà il senso delle mie parole; e soprattutto che non c’è nessun attacco a nessuna minoranza/etnia/tipologia di persone. Sono per l’eguaglianza, nessuno escluso, ma non sono per l’ipocrisia o il vittimismo”

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