Torna la pastasciutta antifascista del 25 luglio, ma i pescatori rovinano la festa dei partigiani a vita…

22 Lug 2021 9:47 - di Leo Malaspina

“Il 25 luglio in tutta Italia, ma anche all’estero, festeggeremo il 78° anniversario della caduta del regime criminale di Benito Mussolini con la Pastasciutta Antifascista in ricordo di quella offerta dalla famiglia Cervi nella piazza di Campegine proprio in quel 25 luglio 1943″. L’annuncio è arrivato, puntuale, anche quest’anno dall’Anpi, i partigiani a vita sentinelle della Repubblica. “Una iniziativa nazionale grande e diffusa che vuole essere un monito e un invito. Un monito alle Istituzioni affinché compiano pienamente il loro dovere antifascista dettato dalla Costituzione della Repubblica e un invito a tutti i giovani a scoprire le forza e la bellezza della libertà donataci dalle partigiane e dai partigiani e a diffonderla”, scrive l’Anpi, che al centro dell’agenda mette anche la discussione sulla nomina di Mario Vattani a Singapore, che lo stesso ministero ha valutato come cristallina senza alcuna implicazione “fascista”, come sostengono i neo-partigiani.

La pastasciutta antifascista indigesta ai pescatori delle Marche

Sulla pastasciutta antifascista, che rievoca il gesto della famiglia Cervi, che offrì un piatto di pasta alla popolazione di Campegine in seguito all’arresto di Mussolini avvenuto il 25 luglio 1943 per decisione del Gran Consiglio del Fascismo, qualcuno però chiede di non essere strumentalizzato. E’ il caso dell’associazione Pescatori Sambenedettesi, che ha annullato l’iniziativa in programma lunedì 26 luglio proprio nella sede di viale Marinai d’Italia e promossa da Anpi, Cgil, Miranda e studenti Robin Hood. “L’associazione Pescatori Sambenedettesi nulla ha a che fare”, precisa sulla stampa locale il presidente Federico Falaschetti. “Ha semplicemente concesso in uso la sala della sede per un incontro tra amici senza conoscere il programma e i fini degli organizzatori. Ritengo doveroso precisare ancora una volta che l’associazione pescatori è apolitica e concede la sala per incontri e riunioni senza scopo di lucro, a tutte le associazioni, incontri senza fini politici solo per problemi amministrativi”.

 

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