Sacerdote arrestato a Milano per abusi sessuali su minori. Chi è don Emanuele Tempesta

16 Lug 2021 12:47 - di Redattore 92
Emanuele Tempesta

La Squadra mobile della Questura di Milano ha arrestato don Emanuele Tempesta, sacerdote della Diocesi, il quale si trova ora agli arresti domiciliari. Secondo le prime informazioni raccolte dalla Diocesi – che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria – don Emanuele Tempesta è accusato di abusi sessuali su minori compiuti nel periodo che va dal febbraio 2020 al maggio 2021.

Un sacerdote della Diocesi di Milano è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di abusi sessuali su minori. Le violenze sarebbero state commesse fra il febbraio 2020 e il maggio 2021. Lo comunica la Diocesi di Milano. Il sacerdote si trova ora agli arresti domiciliari. Dopo l’ordinazione avvenuta nel giugno 2019, il sacerdote ha ricevuto l’incarico di vicario parrocchiale a Busto Garolfo, in provincia di Milano.

Chi è don Emanuele Tempesta

Nato nel 1992 a Rho ma cresciuto nella parrocchia di Cornaredo, dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta nel giugno 2019 don Emanuele Tempesta ha ricevuto l’incarico di Vicario parrocchiale a Busto Garolfo, nelle parrocchie di Santa Geltrude e dei Santi Salvatore e Margherita. Il sacerdote da diverse settimane era a Bardonecchia in vacanza con i ragazzi dell’oratorio di Busto Garolfo.

La Diocesi di Milano “prende atto con stupore e dolore di questa notizia e si impegna sin da subito ad approfondire i fatti, applicando le indicazioni del diritto universale della Chiesa e della Cei e a seguire le indicazioni che le verranno date dalla Santa Sede. Nell’assicurare la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziar per accertare la verità dei fatti, la Diocesi desidera altresì precisare che non è mai giunta alla Curia, al Vicario di zona e al parroco alcuna segnalazione relativa ai fatti oggetto dell’indagine”.

L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, “esprime la propria vicinanza alle comunità parrocchiali di Busto Garolfo e in particolare a tutti i soggetti in vario modo coinvolti nella vicenda”.

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