Dopo la pandemia è stangata sulle vacanze: dal caro benzina ai treni, rincari ovunque. Il report

3 Lug 2021 15:55 - di Lara Rastellino
vacanze

Vacanze, un miraggio per molti, una conquista faticosa per altri. È “stangata” nel mese di giugno secondo i consumatori. C’è chi può e chi viole potere comunque. La famosa arte dell’arrangiarsi e dell’accontentarsi non scoraggia i vacanzieri di casa nostra. E allora, i voli nazionali, in un solo mese segnano infatti un aumento del 19,7%, collocandosi al primo posto della top ten. Al secondo posto villaggi vacanze. E poi campeggi. Ostelli della gioventù e simili, con un rialzo del 16,9%. Tutto per lo più organizzato e realizzato nel Belpaese: quest’anno sono poche le risorse che guardano all’estero. E così, sul gradino più basso del podio ritroviamo i voli internazionali, saliti del 10% sul mese precedente. È quanto emerge dall‘elaborazione effettuata dall’Unione nazionale consumatori, sulla base dei dati Istat, che ha confrontato i dati di giugno su maggio. Un report riferito dall’Adnkronos nel dettaglio. Vediamo allora gli esiti dell’indagini acquisiti ad oggi, riletti nel segno della stangata sui costi arrivata inesorabile dopo la pandemia. Un salasso…

Vacanze, la stangata di giugno pesa sulle vacanze: il report dellUnc

E allora, per far quadrare il bilancio familiare e tornare i conti, non si salva nemmeno chi vuole noleggiare un’auto. O chi vuole affittare un posto auto nel luogo di villeggiatura: dovrà pagare il 6,3% in più rispetto a un mese fa. In quinta posizione la voce che forse rappresenta più le vacanze: il pacchetto turistico. Quelli nazionali saranno più cari del 4,5%. E ancora. Sempre secondo il report stilato dall’Unione nazionale consumatori, seguono il trasporto marittimo (+2,9%). I pacchetti vacanza internazionali (+2,5%). I musei, parchi e giardini (+1,8%). Il trasporto ferroviario passeggeri (+1,1%). Mentre chiudono la graduatoria i servizi ricreativi e sportivi che includono anche la voce stabilimenti balneari (parchi di divertimento, piscine, palestre, stabilimenti balneari, impianti sportivi) con un +0,9% (9 volte l’inflazione mensile, pari allo 0,1%). Mentre, non entrano nella top ten, anche se per un soffio, i ristoranti (+0,6%).

Vacanze, rincari in quasi tutti i settori del turismo

Rincari e rinunce, questa l’equazione nel mirino dell’indagine del consumatori. Così, nella top ten dei rincari annui, al primo e secondo posto svettano i carburanti: che incideranno pesantemente sui viaggi per andare verso l’agognata meta delle ferie. Ricordiamo che secondo l’Istat l’84% degli italiani utilizzerà il mezzo personale per raggiungere la località di vacanza. Ma la benzina è salita rispetto a giugno 2020 del 16,2%. Mentre il gasolio del 15,6%…

I consumatori si orientano come possono

Non che vada meglio a chi ha scelto i pacchetti vacanza nazionali, una voce salita per il report sul terzo gradino del podio. E che rispetto a un anno fa segnano un rialzo del 9,7%. Non solo. Se ne approfittano anche musei, parchi e giardini: con un balzo su base annua del 9,1%. In quinta posizione l’affitto garage e il noleggio dei mezzi di trasporto (+6%). Seguiti dal trasporto ferroviario passeggeri (+5,9%). Dai Villaggi vacanze. Campeggi (+4,5%). Tutto secondo una classifica che ci fa ritrovare all’ottavo posto fast food e servizi ristorazione take away (+2,6%). Chiudono la graduatoria il trasporto marittimo (+2,2%). E, in decima posizione, i ristoranti con un aumento dell’1,9%.

Il commento del presidente dell’Unione nazionale consumatori

«Se il buongiorno si vede dal mattino andiamo male! A luglio e agosto, considerata la maggiore domanda rispetto a giugno, è concreto il rischio che i prezzi decollino ancora di più», commenta il presidente dell‘Unc, Massimiliano Dona. Che, non a caso, a stretto giro aggiunge anche: «Capiamo le difficoltà del settore turistico, ma va considerato che anche le famiglie sono in crisi. È un momento difficile per tutti. Ma c’è chi, come gli albergatori, almeno per ora, ha deciso responsabilmente di mantenere i prezzi sostanzialmente stabili. Alzandoli dell’1,1% su base annua, ma riducendoli dello 0,8% su maggio», conclude Dona. Basterà a far andare in vacanza i più?

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