Ecco come hanno stangato gli italiani: aumenti di acqua e rifiuti fino al 60 per cento, un salasso

17 Ott 2020 16:22 - di Fortunata Cerri
Codacons

Acqua e rifiuti guidano la classifica dei rincari tariffari negli ultimi dieci anni. Lo afferma il Codacons, che ha realizzato uno studio sull’andamento delle tariffe nei dieci principali comparti che interessano le tasche delle famiglie. L’associazione ha messo a confronto la spesa annua degli italiani sostenuta nel 2010 per servizi essenziali confrontandola con i dati odierni, per verificare come siano cambiate le tariffe nell’ultimo decennio.

Ecco la classifica dei rincari

La classifica dei rincari in Italia – spiega il Codacons – è guidata dalle tariffe praticate alle famiglie per le forniture idriche. Oggi la bolletta dell’acqua costa in media il 60% in più rispetto a 10 anni fa, a causa soprattutto delle tante falle della rete e del fenomeno della dispersione idrica che raggiunge in media il 42% del prelievo totale (contro la media europea del 15%).

Estremamente diversificate le tariffe sul territorio: se in Toscana una famiglia arriva a pagare oltre 700 euro l’anno per la fornitura idrica, in Molise la spesa non supera i 150 euro annui.

Codacons, rifiuti aumenti del 27,5%

Al secondo posto troviamo i rifiuti – afferma l’associazione dei consumatori –le cui tariffe medie in Italia passano dai 240 euro del 2010 ai 306 euro odierni (+27,5%). Un aumento ingiustificato considerato il peggioramento del servizio in molti comuni italiani. Anche qui la spesa delle famiglie cambia a seconda dalla regione di residenza. A Napoli spetta il record, con oltre 500 euro a famiglia all’anno, mentre Potenza è la città più economica (meno di 130 euro annui). Luci ed ombre sul fronte dell’energia. Se infatti rispetto a 10 anni fa le bollette del gas sono oggi più leggere (-11,6%), costano di più le bollette dell’energia elettrica (+15,2%).

Codacons, quanto ci costa un conto corrente

La gestione di un conto corrente, invece, è mediamente più cara del 12,5%, e anche per le abitazioni si spende di più. Per l’affitto una famiglia media paga nel 2020 l’11,3% in più rispetto al 2010, +10,3% per la rata del mutuo.

Sensibili risparmi per le famiglie nel settore delle comunicazioni (servizi telefonici e postali) le cui tariffe segnano un calo record del -22,9% grazie all’aumento della concorrenza tra operatori e alle opportunità offerte dalla moderna tecnologia. Mentre delude l’andamento dell’Rc auto. Oggi assicurare un’automobile in Italia costa appena il 5,9% in meno rispetto a dieci anni fa. Nonostante la riduzione degli incidenti, il calo delle truffe alle compagnie e l’installazione della scatola nera sulle auto.

 

Commenti

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  • Cervohold 18 Ottobre 2020

    In base allo scorrere delle stagioni si colpiscono scentemente i consumi di base ineludibili delle famiglie, sempre aumenti, dalla luce al gas, dall’acqua + depurazione ai rifiuti, ai carburanti e derivati per l’ecologia; è un sistema semplice e sicuro per fare cassa aggiuntiva senza introdurre nuove tasse palesi, per non parlare dei redditi catastali, agrari e dominicali e dell’Iva…………..la famelica voracità di questi cialtroni sperperatori non demorde mai e il popolo subisce…………e poi li vota.

  • Giuseppe Costantini 18 Ottobre 2020

    Scusate, sono un normale cittadini e, quando mi viene richiesto di pagare le tasse, pago regolarmente.
    Leggendo questo articolo, però, non mi rendo conto come mai i costi dei vari servizi hanno subito una impennata così elevata.
    Mi piacerebbe partecipare ad un dibattito dove fossero presenti tecnici del settore e, soprattutto, politici.
    Questa proposta nasce dal fatto che i tecnici sono quelli che, in base ad una certa situazione, propongono il costo mentre i politici approvano nel caso la richiesta sia legittima.
    Qui mi sembra che, invece, questi aumenti non siano solo frutto dell’aumento dei costi a vario.titolo ma soprattutto anche ai guadagni.