Salvini: «Con Giorgia Meloni ottimi rapporti, i giornali inventano guerre. Governeremo insieme»
Nessuna guerra interna. I giornali inventano conflitti che non esistono. In una lunga intervista ad Avvenire Matteo Salvini smentisce dissapori e frizioni con Fratelli d’Italia, vento in poppa nei sondaggi. Tanto da piazzarsi, secondo gli ultime rilevazioni, a un’incollatura dalla Lega.
Salvini: stimo Giorgia Meloni, nessuna guerra
“Stimo Giorgia, se il centrodestra cresce è una buona notizia per tutti noi. E governeremo insieme”, dice il leader del Carroccio al quotidiano della Cei. “I giornali inventano guerre tra me e Meloni e non parlano dei 5Stelle che hanno dimezzato i voti o del Pd che è in caduta libera”.
“Se il centrodestra cresce è buono per tutti”
Il centrodestra, anche se da posizioni diverse, resta unito. Come alleanza, prosegue Salvini, “abbiamo appena messo plasticamente un primo mattone della federazione. Tenendo in Senato una conferenza stampa sui referendum sulla giustizia con Udc e Forza Italia. Si tratta di una collaborazione sempre più stringente e efficace tra i partiti di centrodestra che sostengono Draghi. Con l’obiettivo – chiarisce il leader leghista – di essere rapidi e pragmatici. È quello che gli italiani si aspettano da noi”. Nessuna competizione con l’unico partito di opposizione, dunque. Ma uno strumento pratico per velocizzare i percorsi parlamentari.
In settimana si chiuderà con le candidature
Sulle caselle delle candidature rimaste vuote, la quadra è dietro l’angolo, assicura Salvini nel colloquio a tutto campo con Avvenire. “Entro la settimana chiudiamo con due squadre di eccellenza. Sia a Milano che a Bologna. Non per partecipare, ma per vincere”, annuncia il leader del Carroccio. Molto esplicito sulle responsabilità dello stallo del ddl Zan, È la sinistra a dividersi cacciandosi in un vicolo cieco tra continui stop and go.
Ddl Zan, ora la palla sta al Pd
“La palla ora sta al Pd”, dice Salvini dopo l’intervento in aula di Draghi e la nota del Vaticano. “Io penso che il Papa è libero di parlare di tutto“, aggiunge. “La Lega è sempre stata pronta a discutere per un testo condiviso, senza ideologia”. Dialogo con il centrosinistra? “Spero che lo spazio ci sia. Ho pubblicamente chiesto un incontro a Letta, ma non ho ricevuto risposta”. Poi ribadisce i paletti della Lega. ” Se l’obiettivo è contrastare ancor più duramente odio e violenza, siamo tutti d’accordo, anche se le leggi vigenti mi sembrano già chiare”.
No all’ideologia gender nelle scuole
“In particolare, l’attenzione va posta sulle definizioni nell’articolo 1, criticate da molti e che vanno modificate: non vogliamo che l’educazione gender entri nelle scuole, né possiamo tollerare restrizioni alla libertà di pensiero o parola. Sono contento che anche la Santa Sede abbia espresso dei dubbi. Come peraltro, da versanti diversi, hanno fatto esponenti femministe e della comunità Lgbt”.