Draghi su Astrazeneca e richiamo: “L’eterologa funziona, io mi sono prenotato per martedì”

18 Giu 2021 20:56 - di Bianca Conte
Draghi su Astrazeneca

Alla fine, sull’interminabile dibattito vaccinale, interviene direttamente il premier Draghi. Che dopo aver annunciato l’appuntamento per la prima dose con Astrazeneca. E proprio mentre si dibatte, tra scetticismo e fiducia con riserva, sul mix di vaccini appena preso in considerazione dall’esecutivo e dal ministro Speranza, il presidente del Consiglio scende in campo e dichiara: «Se una persona under 60 ha fatto la prima dose del vaccino AstraZeneca e le viene proposta la vaccinazione eterologa, ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZeneca. Purché abbia un parere del medico e un consenso ben informato».

Draghi su Astrazeneca e richiamo

Le parole di Draghi che aprono alla libera scelta “informata” dei prossimi vaccinandi, puntano ad accontentare tutti: gli scettici del cambiamento di fiala in fase di richiamo. E gli sfiduciati dalla comunicazione a corrente alternata sul siero anglo-svedese. Insomma, alla fine: vale tutto. Le parole del premier Mario Draghi in conferenza stampa con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, aprono alla libera scelta.

I 3 punti sull’appuntamento con la seconda dose

Al discrimine stabilito dal singolo chiamato all’appuntamento della seconda dose. «C’è stata una certa confusione negli ultimi giorni, vorrei ribadire alcuni punti», ha rimarcato il premier. «Primo: vaccinarsi è fondamentale. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola. Secondo: l’eterologa funziona. Io stesso martedì sono prenotato per fare la vaccinazione secondo il mix di fiale. Ho più di 70 anni, la prima dose di AstraZeneca ha dato una risposta bassa di anticorpi: e così mi si consiglia di fare l’eterologa. Che funziona per me – insiste Draghi –. Dunque  funziona ancor di più per chi ha meno di 60 e 70 anni».

Draghi sul richiamo con Astrazeneca: libera scelta e consenso del medico

Terzo punto: se una persona under 60 ha fatto la prima dose di AstraZeneca e le viene proposta la vaccinazione eterologa ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZeneca purché abbia un parere del medico e un consenso ben informato». Perché, ha concluso sulla vexata quaestio il premier, «la cosa peggiore da fare in quei casi è non fare nessuna seconda dose. Se queste persone non vogliono l’eterologa, possono fare la seconda dose di AstraZeneca».

E sulle mascherine all’aperto…

E non è tutto.  A proposito del dibattutissimo argomento mascherine. O meglio, in merito al dibattito in corso sull’eventualità di togliere l’obbligo di mascherine all’aperto, Draghi chiarisce senza possibilità d’equivoco: non c’è una data. C’è però – aggiunge a stretto giro – una data da indicare in cui chiederò un parere al Cts tramite il ministro Speranza: domani farò richiesta formale al Cts per chiedere se possiamo togliere la mascherina all’aperto. Molti Paesi hanno tolto l’obbligo». Ma ad oggi non ci sono date per l’Italia…

Proroga dello stato d’emergenza: non c’è una data

Infine, dopo aver sciolto le riserve sulla seconda dose di Astrazeneca e sul mix di fiale, Draghi torna sulla campagna vaccinale. A proposito della quale sottolinea: «Non c’è motivo per cui ci sia un rallentamento della campagna vaccinale. Seguendo il parere del Cts, c’è maggiore libertà di scelta», afferma Draghi, prima di rispondere ad una domanda sull’eventuale proroga dello stato d’emergenza: attualmente in vigore fino al 31 luglio. «Non mi sono ancora espresso – liquida quindi la questione il premier –. Non si può decidere uno stato d’emergenza con un mese e mezzo d’anticipo. Lo decideremo quando saremo vicini alla data di scadenza».

Il plauso del premier agli italiani per un “comportamento ammirevole”

Infine, l’incontro stampa si chiude con un entusiastico plauso agli italiani. «Nonostante tutta questa confusione, è straordinario come la popolazione non mostri intenzione di non vaccinarsi. È straordinario: è uno dei comportamenti più ammirevoli che abbiamo davanti, ricordiamocene. Il comportamento delle persone è costante e straordinario: voglio ringraziare tutti gli italiani per questo», ha chiosato Draghi prima di congedarsi. Pronto all’appuntamento di martedì...

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