Covid: 835 nuovi casi, ma il tasso di positività scende allo 0,4%. La Pfizer pensa alla terza dose

22 Giu 2021 19:33 - di Gigliola Bardi
terza dose

Sono stati 835 i nuovi casi di Covid e 31 i morti nelle ultime 24 ore oggi in Italia. Ieri i decessi erano stati 21 e i contagi erano stati 495, ma su 81.752 tamponi a fronte dei 192.882 di oggi. Il tasso di positività, dunque, a conti fatti, scende, passando dallo 0,6% allo 0,4%. La Pfizer, intanto, annuncia che sta lavorando all’ipotesi della terza dose o a un “aggiustamento” del vaccino alla luce delle varianti.

In 24 ore dieci ingressi nelle terapie intensive

I numeri continuano a calare anche sul fronte dei ricoveri. Nelle ultime 24 ore le persone entrate in terapia intensiva sono state dieci, che portano il totale a 362 a fronte dei 385 di ieri. Sono, poi, 101 in meno i ricoverati con sintomi, che fanno scendere il numero dei pazienti nei reparti Covid ordinari a 2.289. Gli attualmente positivi sono 3.889 in meno rispetto a ieri, per un totale di 72.964. I dimessi e i guariti nelle ultime 24 ore sono stati 4.692 che portano il totale delle persone che hanno superato il virus a 4.054.008 dall’inizio dell’emergenza, a fronte dei 4.254.294 che hanno contratto la malattia. Un bilancio, dunque, che ad oggi parla di 127.322 vittime totali.

La Pfizer valuta l’opportunità della terza dose

Intanto continua a tenere banco il tema delle varianti e degli strumenti per contrastarle, dal tracciamento ai vaccini. La Pfizer/BioNTech, in queste ore, ha ribadito l’efficacia del proprio siero contro le mutazioni finora sequenziate, facendo comunque sapere di essere al lavoro su un possibile ulteriore richiamo e di monitorare la eventuale necessità di un “aggiustamento” del prodotto già in circolazione. «Al momento non c’è alcuna indicazione che sia necessario un aggiustamento del nostro vaccino per fare fronte a nuove varianti», ha dichiarato il ceo dell’azienda, Ugur Sahin, precisando tuttavia che «una terza dose per rilanciare l’immunità potrebbe essere di grande importanza». La società, quindi, ha precisato di aver adottato un «approccio di prototipo», ovvero processi flessibili nei settori dello sviluppo, produzione e autorizzazione di vaccini.

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