La variante vietnamita fa paura, ma Bassetti avverte: «Basta terrorismo. Non sarà l’ultima»

30 Mag 2021 13:29 - di Prisca Righetti
variante vietnamita Bassetti

La variante vietnamita fa paura, ma Bassetti avverte: «Basta terrorismo. Non sarà l’ultima». Dunque, mentre la variante indiana preoccupa la Gran Bretagna, segnando un sensibile rialzo dei contagi tra non vaccinati e immunizzati solo con una prima dose, dal Vietnam arriva l’allarme per una nuova variante Covid: che combina caratteristiche di quella indiana e di quella inglese. Lo riferisce, tra gli altri, il sito dell’Adnkronos, che riporta le dichiarazioni del ministro della Salute vietnamita, Nguyen Thanh Long. Il quale, ha spiegato che la nuova variante, «un mix tra quella indiana e quella britannica», appunto, ha come caratteristica principale quella di diffondersi rapidamente attraverso l’aria. E di essere molto più trasmissibile rispetto alle precedenti.

Paura per la variante vietnamita, Bassetti: non sarà l’ultima

«In modo più specifico, si tratta della variante indiana con mutazioni che originariamente appartenevano alla variante del Regno Unito», ha detto il ministro vietnamita. Il Paese del sud-est asiatico ha registrato finora 6.396 casi di coronavirus e 47 morti per complicanze. La nuova variante sarebbe all’origine della rapida diffusione del Covid-19 dalla fine di aprile: quando 3.600 persone sono state contagiate in 31 delle 63 città. «Un destino, quello di dover far fronte alle varianti del coronavirus pandemico», ha commentato allora all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. Aggiungendo che, «questa “variante mix” getta qualche ombra anche rispetto a quanto stiamo osservando in Inghilterra: una velocità di risalita della curva».

Variante vietnamita, Pregliasco: spingere sull’acceleratore delle vaccinazioni

Per ora però niente allarmismo, esorta il virologo milanese: «Al momento questa variante è importante averla individuata. Avere acquisito la capacità». Il fatto che il patogeno responsabile di Covid-19 continui a presentarsi in forme sempre nuove, del resto, secondo il virologo che l’Adnkronos ha interpellato, «ci deve dire solo una cosa: proseguiamo su questa autostrada che speriamo sia diretta verso una nuova normalità. Premendo “a tavoletta” sull’acceleratore delle vaccinazioni. Ma controllando la velocità nelle riaperture. Progressione e gradualità», ha ribadito Pregliasco, mediando tra posizioni rigoriste e propensione completa alle riaperture.

Variante vietnamita, Bassetti: «Non è la prima né sarà l’ultima»

«Le varianti ci saranno sempre. Più le cerchiamo, più le troveremo». Bassetti ridimensiona la portata dell’allarme, anche per evitare l’effetto “al lupo al lupo”, più che mai indesiderato. E così, spiegando origine e portata della notizia, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, spiega: la nuova variante del Vietnam che appare come un mix tra quella indiana e quella britannica «non è la prima. Né sarà l’ultima. Dobbiamo continuare con quello che stiamo facendo. Abbiamo vaccini che funzionano bene anche con le varianti. E dobbiamo vigilare attentamente. Si tratta di mutanti che arrivano dall’estero, ma non c’è niente di diverso che dobbiamo fare. È anche ora di finirla che ogni volta che si trova una variante da una parte recondita del mondo diventa la prima notizia. Sembra un continuo al lupo, al lupo. Ma così poi la gente finisce per non ascoltare»…

Variante vietnamita, Bassetti: «Basta coi discorsi da bar, come se le varianti fossero calciatori in arrivo dall’estero»

«È giusto vigilare – ha affermato quindi l’esperto all’Adnkronos Salute –. Ma questi argomenti devono tornare a essere scientifici e trattati da esperti. È ora di finirla con i discorsi da bar, come se si parlasse di squadre di calcio e le varianti fossero i calciatori che arrivano dall’estero». E ancora, rincarando la dose, Basseti prosegue: «Basta con il terrorismo delle varianti. Anche perché ogni volta che lo abbiamo fatto ci siamo sbagliati. E anche su questa nuova variante, quindi, eviterei di farlo». Un approccio rassicurante e cautelativo, quello del virologo genovese, che poi aggiunge anche: «Bisogna invece avere buonsenso, anche nelle regole che si danno. E ne ho visto poco finora. Gli scienziati scendano dalla luna e vengano sulla terra».

«Bisogna ripartire con un sistema semplice di regole: usciamo dalle logiche dei decreti, obblighi e divieti»

E infine: «Se si dice che al ristorante tra un boccone e l’altro si deve mettere la mascherina – ha osservato l’infettivologo – il rischio è che nessuno le rispetti, queste regole. Invece bisogna fare prescrizioni che possono essere rispettate e seguite. Bisognerebbe azzerare tutto e ripartire con un sistema semplice di regole. O rischiamo di aggrovigliarci su noi stessi e di diventare il Paese che uscirà più tardi dalla pandemia. Quindi, usciamo dalle logiche dei decreti, obblighi e divieti e puntiamo a consapevolizzare la gente. Dobbiamo capire che questa è una nuova fase», ha concluso Bassetti. E a buon intenditor, poche parole. Ma efficaci…

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