Fisco, Prodi corre in soccorso di Letta: «Sulla tassa di successione vogliono incastrarlo»

25 Mag 2021 14:12 - di Redazione
Prodi

È davvero un momentaccio per Enrico Letta. Apposta in sua difesa è sceso in capo Romano Prodi in persona. Al leader dem il Professore offre soccorso dopo la pioggia di critiche che ne ha accolto l’idea di tassare di più le eredità. Una fuga in avanti subito stoppata da Mario Draghi. «Quella idea di Letta – rileva ora l’ex-premier – è una cosa scritta in un libro, hanno fatto un gran casino su una cosa ovvia, non è una proposta di governo. Ne hanno fatto un incidente per incastrare Letta». Per quanti sforzi faccia, tuttavia, neppure Prodi digerisce per intero la proposta del leader del Pd.

Prodi lo ha detto a Fuori Tg

Una proposta, va ricordato, che propone di devolvere il ricavato dell’aumento della tassazione sulle successioni ad una nomeglio precisata «dote per i 18enni». A Prodi, che ne ha parlato dai microfoni di Fuori Tg su RaiTre, piace solo la prima parte. «Dividiamo la questione – suggerisce, infatti -. Quella della tassazione non è una cosa nuova, in un mio libro di tre anni fa c’era una cosa simile. Einaudi un secolo fa la proponeva come naturale. È naturale – ha proseguito – che questo avvenga, è l’ascensore sociale, il problema è avere dati certi e che sia fatta decentemente bene».

Ma il Professore è critico sulla «dote» ai 18enni

La dote ai 18enni, invece, fa storcere la bocca al Professore. «Sulla seconda parte – puntualizza – non sono d’accordo. Diecimila euro dati così… Una dote viene spesso buttata. Io sono d’accordissimo che sia a favore dei giovani, ma più con sistema articolati di aiuti a corsi di studio, con borse di studio. Comincio a preoccuparmi delle risorse finanziarie date senza una adeguata struttura che le controlli». In ogni caso, ha concluso Prodi, «mi fa piacere che abbia aperto la discussione su equità e ascensore sociale, temi su cui bisogna aprire una riflessione».

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