Solo alle Sardine piace la patrimoniale di Letta: “Colpa della destra se non se ne fa niente”

21 Mag 2021 9:24 - di Francesco Severini
Sardine

La portavoce delle sardine Jasmine Cristallo difende Letta e la sua proposta di tassare le successioni milionarie. “Una proposta – dice Cristallo – che certamente non faceva riferimento ad un impianto bolscevico… Una proposta moderatamente di sinistra, stroncata sul nascere da Draghi ed avversata dalla destra (e da certi renziani, tipo il prode Faraone…). Si trattava di una proposta di buonsenso e destinata ai giovani e questo di fronte al dilagare di povertà diffuse (che non hanno colore politico) e mentre grandi patrimoni accumulano e consolidano ricchezze”.

Le Sardine applaudono: bisogna colpire i ricchi

“In Italia, grazie ad un regalo che Berlusconi ha fatto ai ricchi come lui, chi ha certi privilegi li conserva e li trasmette, tutti, ai propri eredi. Di fronte alla proposta di chiedere un esiguo contributo all’1% degli italiani che eredita patrimoni sopra i 5 milioni di euro, ripeto, 5 milioni di euro, le destre hanno avuto una reazione spropositata, quasi si fossero trovati di fronte ad un esproprio proletario”, continua Cristallo.

Altre idee alla sinistra non vengono

Ormai le Sardine più che politica fanno folklore: per Jasmine Cristallo, una che vuole emigrare se la Meloni dovesse diventare premier,  la ricchezza è un “privilegio”. E la sinistra, anche in tempi di crisi nera come l’attuale, ha un solo dovere: tassare i più facoltosi. Altre idee a loro non vengono. Altri orizzonti non si dischiudono. Meno male che Draghi ha pensato bene di stoppare sul nascere queste fughe in aventi di Enrico Letta e del suo partito.

Letta insiste: bisogna redistribuire la ricchezza

Anche nel Pd ha destato stupore questa virata di Letta. «Sono d’accordo con Draghi», ha twittato subito l’ex renziano Andrea Marcucci, mentre la sinistra dem, con Gianni Cuperlo, Matteo Orfini, Andrea Orlando, è corsa ad applaudire. Letta ha dovuto digerire l’umiliazione che Draghi gli ha inferto ma è deciso a rilanciare. «Draghi fa il premier di una maggioranza eccezionale figlia di tempi eccezionali – è il commento di Letta – io faccio il leader di un partito di sinistra. Essere leali significa, anche, tenere il punto quando si è forti delle proprie convinzioni». Il dovere adesso è di “redistribuire le ricchezza”. Aspettiamoci altre brillanti idee sul fisco.

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