“Sono pentito”. Sconto di pena per Sy, il senegalese che minacciò la strage di bimbi sul bus (video)

9 Apr 2021 17:26 - di Lucio Meo

“Mi sono pentito”. E scatta lo sconto di pena per Ousseynou Sy, evidentemente convincente. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno parzialmente riformato, riducendola da 24 a 19 anni, la condanna in primo grado nei confronti dell’autista di origine senegalese che il 20 marzo 2019 dirottò e incendiò a San Donato Milanese, in provincia di Milano, un bus con a bordo 51 studenti di Crema e tre accompagnatori. Sulla vicenda fu anche realizzato un docufilm ma gira anche un video nel quale Sy insultava anche gli italiani e un altro in cui dichiarava di sentire voci che gli chiedevano di uccidere i bambini…

Sconto di pena per Sy in Corte di Appello

Sy ha ascoltato la sentenza in videocollegamento dal carcere di Ferrara. L’accusa di lesioni, secondo la sentenza, è caduta ed è stata riassorbita come aggravante nel reato di strage. Confermati, invece, l’aggravante della finalità terroristica e gli altri capi di imputazione, come il sequestro di persona a scopo di terrorismo e l’incendio. La pg Lucilla Tontodonati aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado a 24 anni.   Inoltre la Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Giovanna Ichino, ha stabilito che il Ministero dell’Università e dell’Istruzione non è più responsabile civile. Il Miur, quindi, non dovrà più versare i risarcimenti economici a favore dei familiari degli studenti coinvolti nella vicenda, come invece deciso in primo grado.

I suoi legali puntano a un’ulteriore riduzione

“Dobbiamo leggere le motivazioni della sentenza, ma faremo ricorso in Cassazione”. Lo ha detto Giovanni Garbagnati, avvocato di Ousseynou Sy, l’autista di origine senegalese che il 20 marzo 2019 dirottò e incendiò a San Donato Milanese, in provincia di Milano, un bus con a bordo 51 studenti di Crema e tre accompagnatori. Sy, ha spiegato il legale al termine della lettura della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano che ha ridotto la pena da 24 a 19 anni, “in sede di dichiarazioni spontanee si è detto rammaricato per il gesto commesso. Da tempo ha maturato questa convinzione”.

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