Salvini, nuovo attacco a Speranza: «Stufo delle sue scelte sulla pelle degli italiani» (video)
Nuove durissime accuse di Matteo Salvini a Roberto Speranza per la scelta del ministro della Salute di «sequestrare 60 milioni di italiani per tutto aprile». In un lungo colegamento telefonico con 7Gold, il leader della Lega usa toni tutt’altro che concilianti.
«Speranza dice “nessuno soffi sull’inquietudine”? Qualcuno per motivi ideologici vuole tenere tutto chiuso, sono stufo di scelte politiche sulla pelle degli italiani», ribadisce il leader del Carroccio, tornando ad attaccare il ministro della Salute.
Il leader della Lega, ospite dell’Aria pulita, su 7Gold, sul tema delle aperture dopo Pasqua. «Io – sottolinea – mi fido della scienza”. “A che titolo – si chiede – un ministro può dire teniamo tutto chiuso al di là dei dati scientifici?». Per poi aggiungere: “Nel governo con Draghi va bene, che è concreto, con qualche ministro della sinistra invece no”.
Fidiamoci della scienza. Laddove la situazione lo permetta si riapra tutto. Salvini torna quindi a stuzzicare Speranza. «Perché 60 milioni di italiani devono rimanere chiusi in casa per tutto aprile?». A prescindere dai dati, dai ricoveri, chiudere tutto non è corretto e non è su base scientifica.
L’esempio della Sardegna: chiuso tutto per solo 10 Comuni a rischio
«Ci rimettiamo alla scienza – ha ribadito – ma dopo Pasqua chiediamo di riaprire. In quelle città si deve riaprire, non c’è Speranza che tenga. Se c’è una città a rischio con gli ospedali pieni è chiaro che non puoi riaprire. La Sardegna ieri aveva solo dieci Comuni in difficoltà. Non puoi sequestrare un milione e mezzo di cittadini sardi. In questo modo, il ministro della Salute, si ostina e fa un torto agli italiani». Non è mancata anche una punta di autocritica sull’attività dell’esecutivo. «Stiamo lavorando su tanti fronti, su risultati buoni da una parte e su risultati – riconosce – meno buoni dall’altra».
Salvini su Speranza: “Vede solo rosso, condizionato dall’ideologia”
Rispondendo a chi lo critica per aver incontrato il premier magiaro Viktor Orban e quello polacco Mateusz Morawiecki, ribadisce. «A Budapest per formare una ultradestra europea? Ma no, sono andato a parlare di vaccini». «Ma quale fascismo, quale populismo e nazismo in giro – replica – la politica oggi deve badare al sodo, alla salute, al lavoro e alla scuola dei ragazzi, quelli che rompono le balle, con il razzismo e con il fascismo, non hanno capito niente».
Non poteva mancare una frecciata ai dem, che hanno criticato l’incontro. «Incontrare due primi ministri europei, di due Paesi con lunga amicizia e ricchi scambi commerciali con l’Italia, sarebbe inopportuno? Se al Pd rimangono sardine e Ius soli, è un problema suo».