Lucca, marocchino spacca la vetrina di hotel con una fioriera e aggredisce il cameriere

17 Apr 2021 17:06 - di Milena Desanctis
marocchino

Un marocchino danneggia vetrina di hotel del centro di Lucca e aggredisce il cameriere. Le volanti sono intervenute in un hotel del centro storico, per il danneggiamento di una vetrina dell’albergo. Gli operatori hanno costatato che poco prima un ragazzo magrebino senza alcun motivo, avrebbe in un primo momento colpito al volto il cameriere dell’hotel. Poi si è momentaneamente allontanato. Subito dopo è tornato e, in più battute, prima con una fioriera poi con una sedia, ha danneggiato la vetrina lato ristorazione dell’hotel, incrinandola.

Lucca, marocchino aggredisce un cameriere

Il cameriere è stato sottoposto alle cure da parte del personale del pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca. Ed è stato giudicato guaribile con una prognosi di due giorni. A seguito delle indagini della squadra mobile è stato individuato e identificato l’autore del gesto. Il giovane è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di lesioni e danneggiamento. Si tratta del cittadino marocchino già responsabile dei furti e danneggiamenti ai bar del centro storico. In relazione ai quali attualmente risulta detenuto presso la casa circondariale di Lucca.

Marocchino per spacciare si porta la figlia di cinque anni

Nei giorni scorsi aveva destato scalpore la notizia di un marocchino che per spacciare si portava dietro la figlia di cinque anni. Lo spacciatore marocchino di 38 anni è stato arrestato in via degli Etruschi a Milano e dovrà rispondere anche di abbandono di minori e resistenza a pubblico ufficiale.

Voleva investire un carabiniere

Mentre a Lecco torna in carcere il marocchino che ha cercato di investire un carabiniere per ucciderlo. Le porte della cella si sono nuovamente aperte un marocchino di Casablanca. L’uomo l’anno scorso a febbraio, durante un inseguimento sulle strade della Brianza e della provincia di Lecco, aveva cercato di investire un maresciallo dei carabinieri. Il militare era stato costretto anche a fare fuoco per evitare di essere travolto.

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