Brunetta dice addio allo smart working: nella PA salta l’obbligo della soglia minima del 50%

29 Apr 2021 19:33 - di Redazione
Brunetta

Il ministro Brunetta vuole riportare gradualmente gli italiani in ufficio. Nel decreto Proroghe approvato dal Consiglio dei ministri c’è infatti l’addio alla soglia minima del 50% per lo smart working nella Pa. Norma che era entrata in vigore come misura anti-contagio. Fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre2021, le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere alle modalità semplificate relative al lavoro agile. Ma sono liberate da ogni rigidità.

La nota di Brunetta sullo smart working

In una nota il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha precisato alcuni aspetti della norma: ”A regime, dall’inizio del 2022, la norma contenuta nel decreto legge proroghe, conferma l’obbligo per le amministrazioni di adottare i Pola (Piani organizzativi del lavoro agile) entro il 31 gennaio di ogni anno, riducendo però dal 60% al 15%, per le attività che possono essere svolte in modalità agile, la quota minima dei dipendenti che potrà avvalersi dello smart working”.

Piena autonomia organizzativa degli uffici

”Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone – ha sottolineato il ministro – per introdurre da un lato la flessibilità coerente con la fase di riavvio delle attività produttive e commerciali che stiamo vivendo e dall’altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici”.

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