Apocalypse Draghi: “Non sappiamo quanto durerà la pandemia o quando ci colpirà la prossima”

20 Apr 2021 14:25 - di Robert Perdicchi

Usa toni prudenti, anche troppo, quasi apocalittici, il premier Draghi. “Il nostro lavoro deve iniziare ora, poiché non sappiamo per quanto tempo durerà questa pandemia o quando ci colpirà la prossima”. Queste le sue parole in un videomessaggio introduttivo dei lavori del webinar di ascolto con i rappresentanti della società civile in vista del Global Health Summit del prossimo 21 maggio a Roma. L‘evento, che ha registrato l’intervento anche della presidente della Commissione Ue von der Leyen, contribuirà all’elaborazione dei principi della ‘Dichiarazione di Roma’ con cui si chiuderà il Summit.

La pandemia che non finirà per Draghi

L’attuale pandemia ci impone di essere meglio preparati per il futuro – sottolinea il premier – Dobbiamo sostenere la ricerca, rafforzare le catene di approvvigionamento e ristrutturare i sistemi sanitari nazionali. Dobbiamo rafforzare il coordinamento e la cooperazione globali”.

“Questo webinar è nato per confrontarci con voi e con le vostre idee – dice Draghi – Anche a partire dal vostro contributo puntiamo a gettare le basi per la Dichiarazione di Roma che chiuderà i lavori del summit. La Dichiarazione conterrà una serie di principi per rafforzare i nostri sistemi sanitari, migliorare le nostre capacità di risposta ed avere gli strumenti per rispondere a future emergenze sanitarie”.

Il presidente del Consiglio ricorda che “la pandemia Covid-19 ha causato più di 3 milioni di vittime in tutto il mondo e ha imposto un costo elevato alle nostre economie. L’anno scorso, la produzione globale ha subito la contrazione più profonda dalla Seconda Guerra mondiale, colpendo sia le economie avanzate che i mercati emergenti”.

Unità e cooperazione: ma sarà vero?

“La maggior parte di noi non era pronta ad affrontare una crisi sanitaria di tale portata – afferma il premier – Ci mancava la capacità di rilevare la pandemia attraverso un sistema di allerta precoce. I nostri piani di emergenza erano obsoleti e insufficienti. Nonostante tutto il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari. Ma abbiamo mostrato la capacità di reagire”.

“Stiamo combattendo il virus attraverso l’inventiva, l’operosità e la cooperazione – riconosce Draghi – In meno di un anno, gli scienziati hanno sviluppato una serie di vaccini efficaci. Le aziende farmaceutiche si sono unite per aumentare la loro produzione. I governi hanno lanciato programmi di vaccinazione senza precedenti. Ora abbiamo la possibilità di porre fine alla peggiore pandemia. Tuttavia, dobbiamo essere meglio preparati per il futuro”.

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