Reddito di cittadinanza usato per comprare droga: lo spaccio in un negozio di frutta e verdura

11 Mar 2021 10:38 - di Angelica Orlandi

Utilizzavano la carta del reddito di cittadinanza per acquistare  droga in un negozio di frutta e verdura di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza. A scoprire la compravendita di droga sono stati i carabinieri del comando provinciale di Potenza cdurante un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano.

L’ultima follia del reddito di cittadinanza

I carabinieri hanno sgominato una banda dedita al traffico di droga che riforniva la Basilicata e la Puglia. La sede “logistica e operativa” era in un negozio di famiglia di frutta e verdura: all’interno il commercio di droga con persone che si confondevano con gli altri clienti; e che in alcune occasioni, per pagare, hanno utilizzato anche la carta del reddito di cittadinanza. Con l’aggiunta di un sovrapprezzo di 20 euro per il pagamento delle tasse dovute allo Stato. I militari hanno arrestato cinque persone, più  due in flagranza di reato. Gli arrestati sono tutti di Palazzo San Gervasio, tra loro due coppie di coniugi: tutti sono stati trasferiti in carcere.

Il fallimento del reddito di cittadinanza

Il negozio è  sotto sequestro, insieme a due abitazioni e a quattro autoveicoli degli indagati. La Basilicata è uno dei territori più infestati al Sud dal traffico della droga: “il nostro grido di dolore è stato confermato da queste inchieste”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio. Che nel corso di conferenza stampa ha illustrato i dettagli dell’operazione “It’s business”. E pensare che  il reddito di cittadinanza doveva abolire la povertà secondo i deliranti proclami grillini. Non solo non non è servito ad abolire la povertà (un milione in più di nuovi poveri nel 2020). Ma ha riempito le tasche di mafiosi, rom, migranti irregolari e addirittura domiciliati fuori dal territorio nazionale. Ora sappiamo che ha pure  alimentato lo spaccio di droga. A proposito di spese “etiche” di cui parlava Di Maio…

Regole aggirate

Un decreto attuativo dei ministeri del Lavoro e dell’Economia del 2019 aveva infatti fissato le regole per usare la carta del reddito di cittadinanza. Con la carta  è possibile anche pagare la rata dell’affitto e del mutuo, le utenze, i beni di prima necessità, le mense scolastiche. Non è possibile usarla per il gioco d’azzardo, né per gli acquisti online o all’estero. Tra gli acquisti vietati rientrano gli abbonamenti a Pay tv o servizi in streaming come Netflix o Spotify. Poi quando apprendi delle minacce pervenute giorni fa all’entourage del premier a non azzardarsi a toccare il RdC , malediciamo ancora di più questa genialata voluta dai grillini. Che hanno svuotato le casse dello Stato ed alimentato affari della peggiore specie. Una misura nata male e gestita da incapaci.

 

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