Morra fa l’arrogante e si arrampica sugli specchi: “Il blitz rientra nelle mie prerogative” (video)

22 Mar 2021 15:41 - di Redazione
Morra
Dalla sua pagina Fb Nicola Morra sciorina la “sua” ricostruzione sul blitz di sabato,  come annunciato in queste ore in cui la polemica sul suo blitz è divampata. Non si fida dei giornalisti, ha scritto, pertanto si affida a una lunga “confessione” in cui respinge ogni accusa. Ed evita ogni contraddittorio.  “Sabato mattina, 20 marzo, mi sono recato presso l’azienda sanitaria provinciale (ASP) di Cosenza in viale degli Alimena per fare un controllo; esattamente come ho fatto ad ottobre scorso sempre nei locali di Serra Spiga ed anche 7 giorni addietro quando ho incontrato il Commissario dell’ASP di Cosenza per offrire la mia disponibilità nel sostenere l’azione vaccinale. Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web”.

Blitz al centro vaccini, Morra: “Miei genitori e mio suocero venuti a mancare”

Questo l’incipit. “Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa. Mentre mia suocera si è già vaccinata circa quindici giorni fa poiché rientrante per ragioni anagrafiche nelle categorie a rischio”.
Prosegue il lungo racconto di Morra: “Successivamente mi sono recato nei locali dell’ASP di Serra Spiga (Cosenza) ed ho incontrato il Dott. Mario Marino responsabile della centrale operativa territoriale, e l’ho messo telefonicamente in contatto con il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, con il Dott. Giuseppe Longo Commissario alla sanità per la regione Calabria e con il Dott. Vincenzo La Regina Commissario dell’ASP cosentina; al fine di migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria”. I toni usati nel video non sono certo quelli segnalati durante la sua irruzione.
Il mondo politico italiano – anche i grillini suoi ex compagni di partito – sta chiedendo chiarimenti e, in qualche caso, le dimissioni del presidente della Commissione Antimafia. Lui spiega così, senza passi indietro e senza spiegare toni e metodi usati:

Morra:”L’ispezione rientra nelle mie prerogative parlamentari”

“Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene per cercare di aiutare il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti”.

“Due dirigenti medici non avevano la mascherina”

Conclusione: “L’ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare. E penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza”. Una replica senza contraddittorio, senza possibilità di formulare domande.

“I due poliziotti della mia scorta – chiarisce – hanno chiesto l’identificazione di questi dirigenti medici perché ambedue, il dottor Mario Marino e il dottor, mi pare, Vincenzo Gaudio, risultavano al momento sprovvisti di mascherine. Mentre il dottor Gaudio l’ha capito ed è andato a mettersi una mascherina, questo col dottor Marino non è avvenuto”.

 

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