Meloni: “Fai la capogruppo perché sei brava, non perché lo dice Letta. A sinistra non sarei leader”

23 Mar 2021 17:05 - di Sveva Ferri
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E’ più sobrio e questo “fa piacere”. Per il resto “il governo Draghi ha molta poca discontinuità con il precedente”. Ospite del Maurizio Costanzo Show, Giorgia Meloni è tornata a ribadire la propria opinione sul governo, sottolineando che “in democrazia quando la casa brucia si chiede aiuto agli italiani e l’incendio non lo spegni con chi lo ha appiccato“.

Draghi? “Mi auguro una maggiore capacità di ascolto”

“Il governo Draghi ha molto poca discontinuità con il precedente, è più sobrio e mi fa piacere”, ha detto la leader di FdI durante la registrazione della puntata che andrà in onda domani sera. Meloni, però, ha anche avvertito che questa differenza sta “più nella comunicazione che nei contenuti. Non abbiamo la fiction del sabato sera con i decreti”. Una “differenza” con il governo Conte che Meloni auspica è poi che “ci sia una maggiore capacità di ascolto”. La leader di FdI, comunque, è tornata ad augurare “buon lavoro” a Draghi, ricordando che “quella di Fdi è un’opposizione responsabile”.

 “Non sto all’opposizione per prendere più voti”

Non sto all’opposizione per prendere più voti, ma per serietà, coerenza, convinzione, ragioni di merito e di metodo”, ha quindi sottolineato Meloni, chiarendo che “la posizione più comoda sarebbe quella di fare quello che fanno tutti”. “Draghi è stato chiamato perché la casa brucia? Io dico che in democrazia, quando la casa brucia, si chiede aiuto agli italiani. L’incendio – ha chiarito – non lo spegni con chi l’ha appiccato”. L’Italia, ha quindi ricordato Meloni, “è l’unico Paese in cui non si va a votare”. E il voto, il modo in cui lo si chiede, il programma e i valori con cui ci si presenta sono un faro dal quale non si può prescindere. “La base della democrazia – ha ammonito Meloni – è il sentirsi vincolati alle promesse, altrimenti è trasformismo e si frega la gente“. “Al governo – ha quindi confermato la leader di FdI – andrò solo con gli alleati di centrodestra, non con gli inciuci”.

Meloni: “Si fa la capogruppo per bravura, non per Letta”

Poi un passaggio su ciò che sta avvenendo nel Pd, dove l’arrivo di Enrico Letta sembra aver rivitalizzato più la propaganda che le idee. “Se fossi dall’altra parte non sarei leader”, ha detto Meloni, rispondendo a chi si complimentava per la leadership femminile e ricordando che “non fai la capogruppo perché lo decide Letta, ma perché sei la più brava e la gente ti vota“. Insomma, per l valorizzazione delle donne non servono quote o operazioni mediatiche, ma il riconoscimento del merito ovunque si esprima. Quanto all’altra proposta di Letta che ha è riuscita a catturare l’attenzione mediatica, ovvero l’idea di aprire il voto ai 16enni, la leader di FdI ne ha smascherato ipocrisia e strumentalità con una sola battuta: “Per carità, io vengo dal movimento giovanile, però sarebbe già tanto far votare quelli dai diciott’anni in su“.

 

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