Escrementi dei topi sugli scaffali del minimarket, carne tra gli insetti morti: immigrati denunciati

15 Feb 2021 12:13 - di Alberto Mariani
minimarket

Alimenti scaduti esposti tra scaffali sporchi, con tracce di escrementi di roditori e scarafaggi.  Ma non solo. Pesce e carne scaduti da oltre due anni, conservati in mezzo a insetti morti. È la scena che si sono trovati davanti agli occhi gli uomini della Guardia di Finanza di Savona, della sezione operativa pronto impiego. Il tutto ha avuto durante un controllo di routine che gli uomini in divisa hanno effettuato un sopralluogo in un minimarket di via Cavour a Savona.

Il minimarket gestito da extracomunitari

A gestire il negozio, due cittadini extracomunitari. A un primo esame la Guardia di finanza ha trovato prodotti in cattivo stato di conservazione e merce scaduta. In un secondo momento ha esteso l’ispezione alla cella frigorifero posta nel retro dell’esercizio commerciale. È lì che gli uomini in divisa hanno scoperto altre confezioni di pesce privo di identificazione e anche tranci di carne conservata in modo pessimo.

Denuncia per i due titolari

I militari hanno sequestrato 250 chili circa di alimenti scaduti per violazione alle norme sanitarie. Il personale dell’Asl ha poi effettuato una campionatura su alcuni di alimenti. Il minimarket è stato chiuso e i due titolari, cittadini di origini bengalesi, rispettivamente di 38 e 43 anni, da tempo residenti a Savona, sono stati denunciati. Gli accertamenti proseguono ora sul fronte amministrativo.

Altro minimarket “punito”

Altro caso alla Spezia. Gli agenti hanno sanzionato il titolare di un minimarket con 5 giorni di sospensione dell’attività e una multa di 400 euro. L’uomo operava senza rispettare le regole anticovid. In aggiunta, all’interno del locale, è stata riscontrata la presenza di dieci persone, alcune delle quali sprovviste di mascherina.

Il negozio era piccolo

Il locale non poteva accogliere l’assembramento a causa delle sue dimensioni ridotte. Gli agenti hanno rilevato anche l’assenza della cartellonistica che avrebbe dovuto indicare il numero massimo di persone che possono avere accesso contemporaneamente nel negozio.

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