Covid, Sileri: «Il peggio è passato, sappiamo difenderci dal virus. Ora si può riaprire un po’»
Covid, Sileri sulle riaperture apre uno spiraglio concreto alla speranza. Per il viceministro della salute Pierpaolo Sileri, intervistato dal quotidiano Libero, infatti, «il peggio è passato». «I cittadini ora sanno difendersi dal virus. La cura Remuzzi presto entrerà nelle linee guida». «Lo Spallanzani ha in questi giorni approvato il protocollo di Remuzzi, che presto potrà essere utilizzato come linea guida», ha detto a riguardo Sileri. Quindi ha spiegato: «Servono una casistica e verifiche ufficiali per promuovere una pratica ospedaliera, per quanto applicata da una massima autorità scientifica come Remuzzi, a protocollo nazionale. Sono state sperimentate sul campo tante terapie anti-Covid in Italia, ma alcune si sono perfino rivelate controproducenti». Dunque, ne consegue che: «Stiamo riaprendo perché si sono create le condizioni per farlo. Sono decisioni che non c’entrano nulla con la sorte del governo. Stiamo facendo un passo secondo la gamba. La situazione non è stabilizzata, ma ci sono elementi che mi fanno dire che abbiamo scavallato». Non solo. Entrando nel merito di come si sta procedendo, Sileri aggiunge anche: «Entro marzo avremo vaccinato quasi tutti gli ottantenni, che costituiscono la stragrande maggioranza dei decessi da virus. Se metti in sicurezza le categorie più fragili, automaticamente si svuotano gli ospedali ed è più facile assistere i malati. In più, come dimostra l’andamento dell’epidemia nelle province di Bergamo e Brescia – ha continuato Sileri – in certe zone sta maturando una certa protezione di gregge. Infine bisogna fare i complimenti agli italiani, che hanno imparato a convivere con il virus e a difendersi da esso: portano la mascherina. Non si assembrano. Si lavano le mani. Se possiamo permetterci qualche riapertura è perché è cresciuto il capitale civico degli italiani».
Covid, Sileri sulle riaperture: «Il peggio è passato»
Tornare a vivere normalmente? «Spero da giugno. I vaccini sono essenziali. Guardi Israele, dove la profilassi di massa ha praticamente azzerato i decessi», ha detto ancora Sileri.