Allarme mascherine: ci sono quelle che non filtrano a sufficienza e sono inadatte ai nostri volti

12 Feb 2021 15:17 - di Eugenio Battisti

Allarme mascherine: non filtrano a sufficienza e non sono adatte per volti europei. Lo rileva lo studio di un laboratorio. Risultato su cento mascherine testate la metà non aveva i requisiti protettivi. E i certificati? Ne girano tanti falsi. Lo spiega all’Adnkronos Marco Zangirolami, ex metrologo del Cnr e presidente dell’azienda Fonderia Mestieri. Che ha sede a Torino.

Giungla mascherine, tanti certificati falsi

È una giungla quella delle mascherine. Nuove compagne di vita degli abitanti del pianeta in era pandemia. Si tratta ormai di un mercato complesso popolato da ‘sprovveduti’, ma anche da tanti banditi’. A aprile, nel pieno della prima ondata Covid-19, l’Italia si trova impreparata. Servono guanti, camici, tute, occhiali, visiere. E soprattutto mascherine per difendersi dal virus sconosciuto. La Fonderia Mestieri  decide di creare un laboratorio con tutti i requisiti necessari per testare questi prodotti scudo.

Il test del laboratorio Fonderia Mestieri

“Il Laboratorio di misura filtrazione tessuti”, spiega  Zangirolami, “è nato egoisticamente per testare un nostro dispositivo di protezione. Che in questo momento stiamo solo regalando a chi ne necessita. Perché ad aprile non esisteva nessun laboratorio in Italia in grado di verificarlo. Durante questa fase, alcuni importatori onesti ci hanno fatto testare le maschere che importavano. Ritenendo anche loro che la sola verifica documentale non garantisse la qualità del prodotto”.

Su 100 mascherine la metà fuori legge

Quindi la sorpresa. Non positiva. “Ritengo di aver controllato almeno un centinaio di prodotti dei quali circa il 50% non aveva un requisito di filtrazione sufficiente. Tutte quante le mascherine, invece, non raggiungevano il requisito di tenuta sul volto. Richiesto dalla norma europea “En 149. In quanto la forma ‘Kn95’, che presumibilmente ben si adatta alla morfologia del volto orientale, non funziona sul volto europeo”.

“Non è un problema di geografia ma di onestà”

Per Zangirolami “non è una questione di area geografica che produce“. Cita la ‘seconda legge fondamentale della stupidità umana’. Quella che dice che la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona. “E così vale anche per i banditi. Non è la provenienza il problema, è la singola organizzazione che deve essere onesta“. Dal laboratorio di Fonderia Mestieri, qualificato dall’ente accreditato italiano Eurofins Product Testing Italy, sono passate anche tante mascherine italiane. “Questo perché accogliamo i nuovi produttori direttamente in laboratorio per fare i pre-test, In modo da arrivare all’iter certificativo avendo superato tutti gli eventuali problemi”.

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