Vendetta contro i colleghi: antidepressivi nell’acqua. “L’ho fatto perché mi bullizzavano”

14 Dic 2020 14:58 - di Riccardo Angelini

Antidepressivi nell’acqua dei colleghi, perché si sentiva bullizzato. E’ accaduto in un’azienda di Beinasco (Torino). Il responsabile ha confessato è ora è sotto inchiesta per lesioni aggravate.

Le indagini risalgono a fine settembre

Le indagini risalgono a fine settembre quando uno dei colleghi presi di mira va in ospedale e dalle analisi emergono tracce di benzodiazepine, antidepressivi, nel sangue. I carabinieri prendono in carico il caso e  alla fine le indagini portano a un sospettato, un collega di lavoro dell’uomo che si era sentito male.

L’uomo ha confessato a inizio dicembre

L’uomo ha rivelato il suo gesto a inizio dicembre. E lo ha motivato così: “Mi sentivo bullizzato dai colleghi”. Sono almeno tre gli episodi in cui ha agito contaminando l’acqua dei colleghi. Le indagini tuttavia non sono concluse. Il dipendente utilizzava gli antidepressivi di sua madre, morta da qualche mese.

Un caso simile anche a Bra

Il caso di Beinasco non è isolato. “A ottobre – ricorda Repubblica – era emersa la vicenda di un fatto simile avvenuto a Bra. Protagonista quella volte due colleghe, dipendenti di un’assicurazione. Una aveva versato nel cappuccino dell’altra, per mesi, ansiolitici. L’avvelenatrice era stata condannata a quattro anni di carcere per lesioni”.

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