Libro photoansa 2020, Verdone: “Scatti unici di un anno terribile. Che tristezza la mia Roma deserta” (video)
Che pena quelle foto con le bare di Bergamo. Ma anche gli scatti della Capitale deserta ai tempi del covid. Carlo Verdone commenta il libro Photoansa del 2020 agli sgoccioli. Che l’agenzia pubblica ogni anno dal 2005 (visibile dal 9 dicembre).
Photoansa, Verdone: “Che pena la mia Roma deserta”
E dice (video) di essere rimasto molto turbato dalle immagini di Roma deserta, senza vita, ai tempi del lockdown. Strade vuote, piazze inermi. “Tanti miei amici decantano la magia della Roma di una volta senza traffico – racconta il grande regista e attore – io non la penso così. Per quella abbiamo i ritratti e le foto d’epoca”. Insomma la vera Roma è quella piena di rumori, di caciara, di gente, di clacson, macchine e motorini ai semafori. Il dibattito è aperto. Artisti, scrittori, intellettuali sono divisi. Per non parlare delle foto di Bergamo. “Agghiaccianti – dice – pazzesche. Quando le ho viste ho pensato ma cosa succede? E la guerra mondiale? E’ il gas nervino?”.
Intervistato dai curatori del libro, Verdone parla di una testimonianza che farà storia. “Non solo per la potenza e drammaticità delle immagini. Parliamo del più brutto periodo del dopoguerra. Che non riguarda il nostro Paese, ma il mondo. Il mondo si è fermato”.
Del Verdone regista è inutile parlare. Del medico mancato si sa ormai quasi tutto. Pochissimi, invece, conoscenza la passione dell’attore romano per la fotografia. Una passione tenuta nascosta che Elisabetta Sgarbi, direttrice de La Milanesiana festival di arti e saperi, ha deciso di portare alla luce allestendo una mostra, Carlo Verdone, nuvole e colori, lo scorso novembre.